Editoriali
Il pasticciaccio dei navigator: ora il governo nega la proroga
Le regioni chiedono il rinnovo dei contratti dopo essere state sollecitate a una ricognizione dal ministero del Lavoro. Ma Calderone fa un passo indietro e dice che non si può
Non è ancora finita la telenovela dei navigator. Perché ora sono le regioni, prevalentemente di centrodestra (in particolare Sicilia, Calabria, Molise, Basilicata), a chiedere al governo Meloni di prorogare i contratti almeno per un paio di mesi. Rispondendo a una nota del ministero del Lavoro, che chiedeva loro di sapere quali fossero interessate all’estensione dei contratti fino a dicembre, le regioni fanno sapere che la maggior parte di loro “ha manifestato un avviso favorevole alla prosecuzione dell’assistenza tecnica dei navigator”, ma a due condizioni: che l’eventuale nuova contrattualizzazione deve essere “come avvenuto fino ad oggi”, ovvero in capo ad Anpal Servizi e cioè il ministero; e che sussistano “economie finanziarie sufficienti nella disponibilità del ministero del Lavoro”.
In pratica le regioni vogliono ancora i navigator residui per qualche mese in attesa che riescano a passare i concorsi per i centri per l’impiego, ma a patto che li assuma e li paghi il governo. Quindi, “nulla osta al proseguimento dell’apporto professionale di tali collaboratrici e collaboratori, mediante una nuova contrattualizzazione da parte di Anpal Servizi e a valere sulle risorse ministeriali, ferma restando comunque la necessità di una nuova norma in tal direzione”.
Il problema è che questa norma il governo non vuole farla. Perché dopo aver chiesto alle regioni se fossero interessate ai navigator, e prima che le regioni rispondessero, il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone ha dichiarato che non si possono rinnovare i contratti dei navigator, perché servirebbe una nuova norma che il governo non intende approvare. Non si capisce però, se queste erano le intenzioni, perché il governo ha chiesto alle regioni se volessero tenere ancora per un po’ i navigator. Ora che hanno risposto affermativamente, che succede?