l'annuncio
Meloni: "Cambieremo le regole sull'abuso d'ufficio". E apre alla modifica dei reati contro la Pa
Il presidente del Consiglio parla della "paura della firma" e apre a una riforma delle norme penali: "Un amministratore oggi non sa se il suo comportamento verrà domani giudicato come criminoso"
Contro la cosiddetta "paura della firma", la premier Giorgia Meloni annuncia durante l'assemblea dell'Anci che le regole sull'abuso d'ufficio andranno riformate: "È necessario definire meglio, a partire dall'abuso d'ufficio, le norme penali che riguardano i pubblici amministratori". Oggi, secondo le parole del presidente, le norme sono troppo elastiche: "Nella pubblica amministrazione intrisa di vincoli burocratici, i sindaci sono troppo spesso chiamati a interpretazioni che rendono rischiose le loro scelte".
La premier trova una sponda anche dall'opposizione: il dem Dario Nardella dice al Messaggero: "Siamo al paradosso che un amministratore rischia sia se firma un atto, per abuso d'ufficio, sia se non lo firma, per omissione". E chiosa, sottolineando come da anni i sindaci di ogni colore politico chiedano un cambiamento.
La stessa prima ministra italiana ha messo la platea dell'Anci davanti ai dati: "La statistica è drammatica: il 93 per cento delle contestazioni di abuso d'ufficio si risolve con assoluzioni o archiviazioni". E il sindaco di Firenze conferma, seppur in altra sede, le parole di Meloni e dichiara che: "I sindaci, in Italia, hanno molte più responsabilità che strumenti di governo. Non è un caso se da anni assistiamo a decine di indagini su amministratori locali. La stragrande maggioranza di questi procedimenti, poi, si conclude con un’archiviazione, ma non sempre". Per evitare che il confine di legalità in cui gli amministratori si muovono risulti nebuloso, il presidente del Consiglio annuncia che: "Bisogna mettere sindaci in condizione di potere firmare serenamente, di sapere oggi per domani se quella firma costituisce o meno un reato, di avere certezze in merito al perimetro del lecito e dell'illecito".
Giorgia Meloni termina dichiarando che il governo, preso atto di questi nodi da sciogliere, "si metterà al lavoro per modificare una serie di reati contro la Pubblica amministrazione, a partire dall'abuso d'ufficio".