l'intervento
Il monito di Mattarella sull'evasione fiscale: "Problema grave, il paese seguirà le indicazioni Ue"
Il capo dello stato in visita ufficiale in Svizzera: "Le indicazioni in materia sono già state definite con Bruxelles. Non verranno cambiate". E sulla guerra in Ucraina ringrazia la Confederazione elvetica per aver adottato le sanzioni contro la Russia
L'evasione fiscale "è un problema grave per qualunque paese", in particolare per l'Italia. "E nel Pnrr, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, questo è un tema sottolineato con molta concretezza, con indicazioni, e già definito con l’Unione europea". Ma soprattutto "non vi sono segnali che venga cambiato". Sono parole pronunciate dal capo dello stato Sergio Mattarella in visita ufficiale a Berna, capitale della Confederazione elvetica. E che sembrano avere una ricaduta pratica con la stretta attualità, in particolare con la legge di Bilancio che allenta alcune delle misure pensate nel corso degli ultimi anni per limitare il fenomeno dell'elusione. In netto contrasto con le indicazioni della Commissione europea e proprio con gli impegni che aveva preso l'Italia per ricevere i fondi europei.
Una di queste è l'innalzamento della soglia (oltre 60 euro) per accettare obbligatoriamente i pagamenti elettronici. La misura, contenuta nelle bozze circolate nei giorni scorsi, è stata confermata nel testo bollinato che è arrivato oggi alla Camera. La disanima di Mattarella, seppur molto al di sopra delle parti in contesa (ha parlato di "cautela nelle definizioni perché sono sempre stato diffidente rispetto alle definizioni che vengono date, come ‘maglia nera’ o ‘primi in classifica’ o ‘ultimi in classifica’, perché generalmente nascono da criteri difformi da Paese a Paese") sembra orientata a richiamare le scelte di queste ore alla massima responsabilità, preoccupandosi di calcolare quali potrebbero essere gli effetti e le ricadute non solo a livello nazionale. Ma anche rispetto alle promesse che sono state fatte a livello continentale.
Poi Mattarella ha rivolto la sua attenzione anche nei confronti della guerra in Ucraina. "Le autocrazie sfidano il modello di pacifica convivenza internazionale e di convivenza democratica: è una questione grave, e non dobbiamo sottovalutarla", ha detto. "Sono sfide che non possono essere agevolate da incertezze e divisioni fra i popoli liberi". Il ringraziamento è andato alla Svizzera anche per aver adottato le stesse sanzioni alla Russia dei paesi europei, nella "convinzione che una efficace difesa dei valori democratici e dello Stato di diritto sia una responsabilità che ricade sui noi tutti, popoli del continente".