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l'intervento

Meloni raddrizza la versione del governo (e FdI) su Bankitalia: "Nessuna critica sostanziale sulla manovra"

Redazione

L'analisi di via Nazionale dimostra che la legge di Bilancio è ben fatta, dice la premier da Tirana. Smentendo le parole del sottosegretario Fazzolari, secondo cui il report dell'istituto contro l'utilizzo del contante "difende l'interesse delle banche"

Dalla Banca d'Italia non sono arrivate critiche sulle grandi voci della legge di Bilancio. Parlando da Tirana a margine dell'incontro tra i 27 dell'Unione europea e i paesi dei Balcani, Giorgia Meloni ha commentato in questo modo l'analisi offerta dall'istituto di via Nazionale sulla manovra finanziaria. Quella in cui si criticano l'innalzamento della quota obbligatoria per i pagamenti elettronici e per l'uso del contante. Versione per cui i vertici di Fratelli d'Italia come il sottosegretario con delega all'attuazione del programma Giovanbattista Fazzolari s'erano adirati non poco. "Che la manovra non piaccia a sindacati, Confindustria, Bankitalia, vuol dire che non pende da nessuna parte. È un buon segno. Penso che sia normale che ognuno dica gli aspetti che lo deludono. Bankitalia è partecipata da banche private, è una istituzione che ha una visione, legittimamente, e questa visione fa sì che reputi più opportuno che non ci sia più di fatto utilizzo di denaro contante", aveva detto l'esponente del governo. Costretto poi dalle ragioni di opportunità a dire che "sull'utilizzo del Pos non faremo barricate", ma anche ad aggiungere che "non faremo passi indietro sul contante". 

"La notizia per il governo è che non ci sono critiche sostanziali", ha dichiarato Meloni. "La manovra è ben fatta, seria, dà segnali importanti dinanzi alla situazione con la quale facciamo i conti. Abbiamo fatto un buon lavoro", ha affermato Meloni dall'Albania. Parole molto concilianti e che in parte servono proprio a raddrizzare la versione di governo e partito nei confronti della banca centrale.