Il Senato approva la Manovra con 107 sì. Ecco tutte le misure
A Palazzo Madama arriva l'ok alla legge di Bilancio 2023. Giorgetti: "Missione compiuta"
Il Senato ha approvato la legge di Bilancio 2023 con 107 voti favorevoli (69 i voti contrari, un astenuto). L'Aula di Palazzo Madama dà così il via libera alla manovra da 35 miliardi, che doveva essere convertita dalle camere entro la fine dell'anno per non incorrere nell'esercizio provvisorio. La conversione è arrivata con il voto di fiducia, che aveva blindato il testo licenziato dalla Camera (non è stato possibile presentare emendamenti).
"Abbiamo approvato una legge di bilancio non facile. Potevamo rimandare le scelte politiche al prossimo anno ma abbiamo fatto una manovra politica scritta in tempi molto rapidi", ha commentato la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di fine anno.
"La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora più importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così", è stato invece il commento del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
Ecco le misure definitive:
21 miliardi per l'energia
21 dei 35 miliardi totali interni alla manovra verranno impiegati per l'energia. È stato rafforzato il credito d'imposta per le imprese. Inoltre, è cambiata la tassa sugli extraprofitti: il contributo al 25 per cento calcolato sull'Iva diventa del 50 per cento sull'Ires; si tratta di un incremento medio di oltre il 10 per cento nell'arco di quattro anni.
Taglio del cuneo fiscale al 2 e 3 per cento
Il cuneo fiscale si riduce di due punti per chi ha un reddito fino a 35 mila euro. Una misura che viene in aiuto ai redditi medio-bassi. Quindi nelle buste paga dei lavoratori in questa fascia si registrerà un aumento di 613 euro netti. I lavoratori con un reddito fino a 25 mila euro invece beneficeranno di un taglio del cuneo fiscale di 3 punti percentuali. Per quel che riguarda partite Iva invece si applica la "flat tax" al 15 per cento fino alla soglia di 85 mila euro di fatturato (debutta inoltre la "flat tax" incrementale).
Dodici sanatorie
All'interno del pacchetto normativo che riguarda il Fisco si registrano 12 condoni: stralciate le cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro comprese nel periodo tra il 2000 e il 2015.
Quota 103 per le pensioni
Quota 100 è sostituita e adesso la nuova misura per le pensioni include i lavoratori con 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi. La battaglia identitaria di Forza Italia, sull'incremento delle pensioni minime, si ferma all'aumento massimo fino a 600 euro, ma solo nel 2023 e solo per chi ha più di 65 anni. È stata ridimensionata anche Opzione donna, che resta attiva per chi ha almeno 60 anni.
La riforma del Reddito di cittadinanza
Il Rdc è fortemente ridimesionato. Nel 2024 dovrebbe essere abolito, e dal prossimo anno verrà distribuito solo per 7 mesi ai nuclei familiari che non hanno al loro interno minori, anziani o disabili. Mentre, i nuclei familiari compresi in queste categorie lo percepiranno fino alla fine del 2023. Sono stati eliminati i parametri di congruità (ovvero pertinenza con l'esperienza e l'ambito di studio, nonché la distanza dal luogo di domicilio) dell'offerta di lavoro, secondo i quali si sarebbe potuta rifiutare un'offerta non consona. Ma le norme sul lavoro definiscono comunque delle caratteristiche da cui non si può prescindere nelle offerte.
Superbonus e altri
Il bonus sull'edilizia verrà erogato nel 2023 al 110 per cento soltanto per i condomini e per le unità abitative che abbiano completato i lavori già al 30 per cento. Negli altri casi sarà al 90 per cento.
È stato abbandonato invece il bonus scolastico introdotto dall'ex premier Matteo Renzi; mentre si sperimenta il Reddito alimentare: ovvero la distribuzione agli indigenti dei prodotti invenduti nei supermercati. Il bonus psicologo resta e viene esteso per i prossimi anni, con un aumento del limite per persona a 1.500 euro.