Foto di Mauro Scrobogna, via LaPresse 

politico e siciliano

Musumeci: "Necessaria nuova forza lavoro. Serve una via d'accesso per i migranti economici"

Redazione

Il ministro per le Politiche del mare offre una linea netta in tema migratorio. "Disciplinare gli arrivi come un fatto ordinario e non emergenziale". Su Piantedosi: "È un bravo prefetto. non un bravo comunicatore. La politica ha una forma più ampia e articolata"

Nello Musumeci ha un doppio ruolo quando parla di migrazioni. Quello politico, di ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, e quindi rappresentante del governo, e quello di siciliano, già presidente della regione Sicilia dal 2017 al 2022. E sul tema migratorio dà delle coordinate dritte: abbiamo bisogno di forza lavoro. Perciò "sì" ai migranti economici (per quanto è sostenibile dallo stato). Ma i corridoi umanitari non bastano: è necessario creare un canale strutturato di migrazione regolare. E, probabilmente, l'intenzione della premier Giorgia Meloni nel Cdm di Cutro di giovedì sarà varare un provvedimento che metta insieme questo ultimo punto - ovvero una diversa regolazione dei flussi degli arrivi regolari - e l'inasprimento delle misure contro gli scafisti.

 

"Confindustria ha parlato di 300 mila posti vuoti", dice alla Stampa Nello Musumeci, "Di fronte alla crescente denatalità italiana, una nuova forza lavoro diventa necessaria", aggiunge. E quindi, si parla di un nuovo decreto flussi che possa ampliare quel numero già stabilito - saranno 82.700 - di lavoratori stranieri che dal 27 marzo potranno presentare domanda per lavorare in Italia? Su questo non c'è ancora un assenso dichiarato. Ma il ministro del Mare comincia a indicare la strada per le mosse future: "Innanzitutto smantellare le organizzazioni mafiose degli scafisti nei paesi di partenza e modificare il trattato di Dublino". Poi, "nei paesi di partenza", procedere alla verifica delle richieste di asilo (anche se questo piano rivela particolari criticità a seconda dei paesi con cui si cercano accordi). E ancora, disciplinare l'arrivo di migranti come "un fatto ordinario" - e non "con soluzioni emergenziali" -, quindi con l'ausilio di norme, "in sicurezza, e proseguendo con un graduale processo d'integrazione".

  

Graduale dovrebbe essere secondo il ministro anche il "processo di accesso che si potrebbe avviare per i migranti economici" ("Anche i nostri nonni lo erano", aggiunge Musumeci). Mentre le sue ultime battute sono per il ministro dell'Interno Piantedosi, e per l'indignazione che si è sollevata nei suoi confronti dopo il naufragio di Cutro. "È un bravo prefetto, potrebbe non essere anche un bravo comunicatore", sostiene Musumeci e continua, chiarendo: "È un ottimo tecnico, insomma, la politica ha inevitabilmente una forma più ampia e articolata".