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Strage di Cutro, Piantedosi in Parlamento: "Frontex non ha segnalato pericoli"
Il ministro dell'Interno è intervenuto alla Camera e poi in Senato per chiarire la gestione del naufragio in provincia di Crotone: "Dire che i soccorsi sono stati ostacoli dal governo è una grave falsità". Fischi in aula dalle opposizioni: "Vergogna". Provenzano (Pd): "Governo deve essere indagato per strage colposa". La maggioranza rinnova la fiducia nel capo del Viminale
Piantedosi: "Frontex non ha segnalato pericoli. Dire che il governo ha ostacolato i soccorsi è una grave falsità"
"Da Frontex non sono arrivate segnalazioni di pericolo. La prima richiesta di soccorso risale alle 4 di notte del 26 febbraio". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi intervenendo alla Camera a proposito della strage di Cutro, in cui sono morti oltre 70 migranti. Secondo la ricostruzione del ministro - che in apertura del suo intervento ha voluto rinnovare "il cordoglio mio e dell'intero governo" ed esprimere una "profonda gratitudine nei confronti della Calabria, che affronta queste tragedie con compostezza"-, l'agenzia europea che coordina la gestione degli sbarchi non avrebbe segnalato alle autorità italiane criticità rispetto allo stato della nave su cui viaggiavano 180 persone. "Sostenere che i soccorsi sarebbero stati condizionati o addirittura impediti dal Governo costituisce una grave falsità che offende, soprattutto, l'onore e la professionalità dei nostri operatori impegnati quotidianamente in mare, in scenari particolarmente difficili", ha aggiunto Piantedosi.
Secondo il capo del Viminale "l'esigenza di tutela della vita ha sempre la priorità, quale che sia l'iniziale natura dell'intervento operativo in mare. In altre parole, le attività di law enforcement, che fanno capo al Ministero dell'Interno, e quelle di soccorso in mare, che competono al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, esigono la cooperazione e la sinergia tutte le volte che i contesti operativi concreti lo richiedono, e in primis quando si tratta di salvaguardare l'incolumità delle persone in mare".
Più nello specifico, sulle operazioni di salvataggio, Piantedosi ha detto: "E' essenziale chiarire che l'attivazione dell'intero sistema Sar (ricerca e soccorso, ndr) non può prescindere da una segnalazione di una situazione di emergenza. Solo ed esclusivamente se c'è tale segnalazione, si attiva il dispositivo Sar. Laddove, invece, non venga segnalato un distress, l'evento operativo è gestito come un intervento di polizia, anche in ragione di quanto prima osservato circa la capacità di soccorso delle nostre unità navali. È esattamente quanto avvenuto nel caso in questione", riferendosi al mancato avvertimento di Frontex.
Sulla necessità di migliorare la gestione del fenomeno migratorio Piantedosi ha parlato del lavoro portato avanti dall'esecutivo di cui fa parte. "Questo Governo ha finalmente riportato il tema migratorio al centro dell'agenda politica, in modo trasversale rispetto a tutte le dimensioni lungo le quali si esplica la sua azione: a livello nazionale; sul piano europeo; con i Paesi di transito e partenza dei flussi". Sul punto Piantedosi ha ringraziato la premier Giorgia Meloni.
Foti (FdI): "Non si poteva fare di più e meglio"
"Lei è andato a Cutro da uomo di governo con una responsabilità dello Stato per rappresentare sul posto e immediatamente una presenza anche fisica rispetto a una situazione che era già andata a deteriorarsi. Quella presenza è stata apprezzata dal sindaco di Cutro, perché dopo due giorni quella presenza non è stata apprezzata? Non penso che il governo potesse fare di più e di meglio". Così il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti, rivolgendosi al ministro dell'Interno Piantedosi dopo la sua informativa sul naufragio dei migranti a Cutro.
Provenzano (Pd): "Il governo dev'essere indagato per strage colposa"
"Ci aspettavamo delle scuse da lei ma è troppo tardi. Terrete un Cdm a Cutro, anche qui troppo tardi, perché arriva dopo il gesto potente del presidente Mattarella. E' troppo tardi perché il governo a Crotone c’era stato e c’era stato lei, offrendo all’Italia la sua versione dei fatti: l’accusa alle vittime che in quest’aula oggi ha ribadito. Quei viaggi della speranza esistono non perché ci sono gli scafisti. Ma quest’ultimi esistono perché mancano corridoi umanitari, le alternative legali. Lei ha detto che la disperazione non può mai giustificare il mettere in pericolo la vita dei propri figli: insomma la colpa è dei padri e delle madri che li hanno persi. La colpa è di chi parte. La colpa è di chi muore. Con la nostra segretaria le abbiamo chiesto di rassegnare le sue dimissioni, perché l’Italia non vi somiglia. L'Italia piange con dolore e vergogna quei morti. Il governo dev’essere indagato per strage colposa. Non lo diciamo noi, lo disse Giorgia Meloni nel 2015 all’indomani di un tragico naufragio nel canale di Sicilia, ma allora avvenne a 200 km da Lampedusa, stavolta a 200 metri dalle nostre rive".
Molinari: "Piena stima della Lega in Piantedosi"
"Piena stima dal gruppo della Lega e fiducia nel suo operato, quella tragedia è avvenuta perché non c'è stata richiesta di soccorso, basterebbe questo per capire che quello poteva essere l'ennesimo sbarco-fantasma se non ci fossero state quelle condizioni". Lo ha detto il capogruppo alla Camera della Lega, Riccardo Molinari, intervenendo in Aula, dopo l'informativa di Matteo Piantedosi. "Sostenere che l'intervento della Guardia di finanza non era finalizzato al salvataggio è argomento che mi vergogno a commentare", ha aggiunto il leghista. Secondo cui "Il primo atto del nuovo segretario del Pd Schlein è stato usare i morti per chiedere le dimissioni a lei e a Meloni di dimissionare Salvini e Giorgetti. Se non è speculare sulla tragedia questo allora cosa è speculare?".
Baldino (M5s): "Salvini scappa come un coniglio, si dimetta. La responsabilità politica è anche di Meloni"
“Quelle persone avrebbero potuto essere salvate, tra la vita e la morte c’erano soltanto cento metri. La risposta balbuziente del governo è stata quella di trincerarsi dietro il vittimismo e risposte autoassolutorie. Non pensiamo che il governo volesse far morire le persone ma pensiamo che Il governo sta facendo di tutto per nascondere le responsabilità della tragedia", ha detto Vittoria Baldino, rispondendo alla relazione del ministro Piantedosi.
"Vogliamo capire cosa non ha funzionato nella catena di comando", ha continuato la deputata grillina, "Non è vero che non è stato lanciato l’allarme, Frontex parlava di una imbarcazione sovraccarica. Ci sono state 4 segnalazioni Sar per maltempo nei giorni precedenti al naufragio. Chi ha deciso che quella dovesse essere un’operazione di polizia e non sar? Lei è reticente signor ministro".
Poi l'esponente pentastellata ha puntato il dito sugli componenti del governo, a partire dal ministro delle Infrastutture: "Salvini ha preteso la delega ai porti per continuare a spadroneggiare sul tema migrazione. Lei, ministro Piantedosi, risponde come politico e come ministro commissariato. Ma la vera domanda è: dov’è Salvini, perché scappa come un coniglio? Salvini venga a rispondere. Se ritiene di rispondere solo a se stesso si guardi allo specchio e si dimetta".
"La strage di Cutro evidenzia anche la responsabilità politica di Meloni. Non serve un cdm in Calabria per pulirsi la coscienza, serve spessore politico e morale, che Giorgia Meloni non ha. Questo governo ha perso ogni briciola di umanità sull'altare della propaganda. Avete illuso gli elettori con il blocco navale, invece si sta registrando il record di sbarchi. In Europa non aveva ottenuto, riconoscete di essere un governo di inadeguati".
Cattaneo (Forza Italia): "Sui migranti, Ue sia protagonista. Serve politica estera comune e un piano Marshall per l'Africa"
"Forza Italia chiede un protagonismo dell'Europa. La ricetta è dare una delega politica più forte all'Europa, serve una politica estera comune, una difesa comune dei nostri confini. Basta con la logica dei veti". Così, il capogruppo forzista alla Camera Alessandro Cattaneo, dopo l'informativa del ministro Pinatedosi, a cui FI ha rinnovato il sostegno nel corso dell'intervento a Montecitorio. Cattaneo ha anche rilanciato l'idea di un piano Marshall per l'Africa.
Rosato (Terzo Polo): "Tutto ha funzionato? Si poteva fare di più? Basta con le bandiere ideologiche"
"Ministro, ma secondo lei nella catena di comando ha tutto funzionato? Si poteva e si doveva fare di più. Le operazioni di polizia sono importanti ma sempre e solo dopo la salvaguardia delle persone". Così Ettore Rosato dopo l’informativa del ministro Matteo Piantedosi. Il deputato del Terzo Polo ha poi invitato il governo a smetterla con "la guerra in Europa e all’Europa sul tema migrazioni, solo per agitare una bandiera identitaria. Alzare le bandiere ideologiche fa male. Bisogna mettere più energia, più risorse sul salvataggio delle vite oltre che sulla lotta agli scafisti".
Renzi: "Non chiedo dimissioni di Piantedosi. Ma se volete parlare di sciacallaggio fatevi l’esame di coscienza"
"Nessuno si permetta di dire agli altri che fa sciacallaggio. Lo dico innanzitutto alla maggioranza. Dopo la strage dell’aprile 2015 Meloni chiese che io fossi indagato per strage di Stato, è sciacallaggio questo o no? Qui nessuno ha chiesto di indagare il governo ma di indagare su quello che è successo. Se volete parlare di sciacallaggio fatevi l’esame di coscienza", così Matteo Renzi, intervenendo in Senato dopo l'informativa di Piantedosi. "Lo dico alla Lega, non si dica che non si possono chiedere le dimissioni di Piantedosi, io non l’ho fatto e non lo farò. Ma quando ero capo del governo Salvini chiese 137 volte le dimissioni di Alfano, per qualsiasi cosa c'era la richiesta precompilata".
Renzi ha inoltre contestato la ricostruzione fornita dal titolare del Viminale sulla tragedia di Cutro, in particolare sul mancato tentativo di salvataggio die migranti. “Occorrono sensibilità e umanità, che non ho trovato”, ha continuato il leader di Italia via. “L’identità nazionale non è alzare i muri, fare i respingimenti. Io non condivido questa analisi. L’identità nazionale non la descrive un decreto, l’identità nazionale è quella di chi salva le vite. L’identità nazionale non è quello che è accaduto a Cutro”.
Fratoianni (Avs) alle opposizioni: "Gli accordi con la Libia non se li è inventati questo governo"
"Colleghi e colleghe dell’opposizione, oggi ho sentito in questa Aula parole che ho condiviso ma dico a tutti e tutte noi che quando toccherà ad altri governare, le scelte e le parole devono trovare una qualche conseguenza. La legge Bossi-Fini è in vigore da 22 anni. Gli accordi con la Libia non se li è inventati questo governo. E allora, per il futuro ci sia memoria per tutti e tutte per provare a battersi contro queste politiche e cambiare le ragioni che costruiscono le condizioni in cuoi queste stragi si riproducono". Così Nicola Fratoianni (Avs), nell’intervento in Aula a seguito dell’informativa del ministro Piantedosi.
Lupi (Noi moderati) "Fiducia a Piantedosi. Non c'è stata una strage di stato"
"Riconfermiamo la stima e la fiducia del nostro gruppo a lei, al governo e al suo operato", ha detto Maurizio Lupi, capo politico di Noi Moderati, rivolgendosi al ministro dell’Interno Piantedosi.
"C'è un non detto, un retropensiero rispetto a tanti interventi che ho ascoltato, che è sintetizzato da un titolo di cui mi sono vergognato, che ho letto su un giornale: strage di stato. Come se in ogni tragedia la nostra prima preoccupazione fosse quella di dover ricercare a tutti i costi un colpevole", ha proseguito Lupi. "Non c'è stata una strage di Stato, affermarlo vuol dire accusare uomini e donne delle istituzioni che da sempre servono con passione il nostro paese".
Fischi in Aula dalle opposizioni: "Vergogna"
In alcuni passaggi dell'informativa di Piantedosi le opposizioni hanno fischiato il ministro e urlato "Vergogna", soprattutto quando il ministro ha detto che le sue dichiarazioni erano state "fraintese".
L'informativa del ministro prima alla Camera e poi al Senato
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi tiene un'informativa alla Camera sulla gestione del naufragio accaduto a Cutro, in provincia di Crotone, dove sono morti oltre 70 migranti. La maggioranza si muove compatta in difesa del titolare del Viminale, ma le pressioni di Quirinale e Chiesa fanno sì che la premier Giorgia Meloni abbia una posizione più prudente. Le opposizioni, invece, sono state molto critiche verso il suo operato.
Dopo l'intervento a Montecitorio, in cui ci sarà un dibattito (Elly Schlein interverrà per la prima volta in Parlamento da leader del Pd), Piantedosi si sposterà in Senato.