dopo il consiglio europeo
Meloni: "Con Macron disponibilità a collaborare sull'immigrazione"
La premier ha tenuto un punto stampa da Bruxelles: "Gli interessi di Italia e Francia possono collimare". E sui biocarburanti: "Non c'è nessuna sconfitta dell'Italia"
Dice che l'incontro con Emmanuel Macron di ieri sera è stato "lungo e di ampio scenario". E che da parte del presidente francese c'è stata "disponibilità a collaborare sulla questione migratoria, affrontandola in maniera strutturale". Giorgia Meloni ha tenuto un punto stampa da Bruxelles a margine del Consiglio europeo. La premier ha detto che dal vertice bilaterale, di cui si è detta "molto soddisfatta" è emerso come "gli interessi di Italia e Francia possano collimare". A tal proposito ha annunciato una missione in Tunisia, un altro dei punti d'accordo con il presidente francese, che poco prima aveva parlato della necessità di aiutare il paese nordafricano in modo da bloccarne i flussi migratori. Meloni sul punto ha sollecitato un accordo tra il governo tunisino e il Fondo monetario internazionale, di cui da tempo sostiene l'urgenza.
Meloni ha anche parlato della crisi bancaria innescata dai caso Svb e Credit Suisse: "Non c'è preoccupazione, abbiamo fondamentali solidi", ha detto.
Un'altra questione su cui Meloni ha ricevuto domande dalla stampa è stata sui biocarburanti. "Credo che la partita sui biocarburanti non sia persa, è vinta quella sulla neutralità tecnologica", ha risposto la premier. "Il nostro obiettivo è dimostrare che i biocarburanti rispettano le emissioni zero. Rispetto al testo iniziale il lavoro che si sta facendo è già una vittoria. Vince la Germania? E' una lettura imperfetta. Loro lavorano per carburanti chimici e vogliono che si facciano le verifiche necessarie. Noi stiamo facendo lo stesso sui biocarburanti. Ecco perché c'è una convergenza d'interessi".
A proposito della riforma del Mes Meloni ha detto che il fondo salva stati "è una specie di Cassazione, prima ci sono il primo e secondo grado. Il riferimento alla governance non è a caso. Il lavoro va fatto a monte, non a valle". Sugli ipotetici rischi sul Pnrr, ora che ci avviciniamo alla scadenza del 31 marzo per erogare la nuova tranche di aiuti europei, Meloni ha detto che "con la Commissione europea c'è un lavoro collaborativo. Apprezzano il lavoro serio che sta facendo l'Italia da questo punto di vista".
Sulle questioni interne a Meloni è stato chiesto se ci fossero tensioni con la Lega sulle nomine. "No, stiamo lavorando con grande serietà. Le ricostruzioni sono divertentissime. Sono società sono molto importanti per il nostro sistema e credibilità, Le interlocuzioni in corso guardano unicamente al merito", ha dichiarato. Mentre sulle polemiche a proposito del ricordo della strage delle Fosse Ardeatine (questa mattina la premier aveva parlato di "italiani" uccisi, non di antifascisti) la premier ha tagliato corto: "Gli antifascisti sono italiani".