Il caso

La compagna di Schlein contro Diva e Donna: "Il coming out è una scelta personale"

Redazione

Paola Belloni se la prende con il settimanale di gossip per aver pubblicato degli scatti rubati della coppia: "Un atto ingiusto"

"Comunicare a mezzo stampa l’intimità affettiva di una persona è un atto ingiusto e si chiama outing. Io ne son stata travolta, ma per fortuna non annichilita". Con queste parole, diffuse su Instagram, la compagna di Elly Schlein Paola Belloni ha deciso di rispondere al settimanale Diva e Donna, che nelle scorse settimane aveva pubblicato degli scatti della coppia, subito dopo l'elezione di Schlein a segretario del Pd. "Il coming out è una scelta personale, che deriva anche da un'analisi della propria rete sociale. Ma mi rendo conto che essere la compagna di una figura pubblica vi abbia fatto pensare di avere il diritto di esporre me quanto è esposta lei". ha scritto Belloni rivolgendosi al settimanale di gossip. Denunciando di essere rimasta vittima del racconto morboso della stampa, ma facendolo con tanto di foto in posa pubblicata su Instagram. A proposito di richieste di riservatezza.

 

Dal fronte politico opposto, invece, la deputata di Fratelli d'Italia Rachele Silvestri quest'oggi ha scritto una lettera al Corriere della sera per "tutelare mio figlio e il mio compagno" perché "delle volte la becera realtà riesce a superare anche la più fervida fantasia". Parlamentare dal 2018, un passato nei Cinque stelle prima di transitare in Fratelli d'Italia, Silvestri racconta al quotidiano di via Solferino di essere rimasta vittima di una diceria secondo cui avrebbe avuto un figlio con un importante esponente del partito meloniano, "Sono stata costretta a fare un test di gravidanza per mio figlio di soli tre mesi. E il padre è proprio Fabio, il mio compagno", racconta nella lettera pubblicata sul giornale. L'obiettivo è anche stavolta quello stroncare il gossip sul nascere. "Chi si è inventato questa storia, è un uomo, probabilmente un politico. Qualcuno dice che la calunnia sia stata pensata per attaccare alcune figure del mio partito, magari per insinuare un degrado da basso impero. Altri mi dicono che sia nato da cacicchi in cerca di gloria. Qualunque sia la ragione, mi fa orrore", scrive ancora Silvestri.

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