La polemica
Rovelli attacca Crosetto sull'Ucraina. La risposta del ministro: "Non sa di che parla"
"Il ministero della Difesa deve servire a difendere dalla guerra, non per fare i piazzisti con strumenti di morte", dice il fisico al Concertone del Primo maggio. La replica: "Gli mando un abbraccio pacifico e lo invito a pranzo per farmi conoscere"
A scatenare la polemica è l'intervento del fisico Carlo Rovelli al Concertone del Primo maggio, in piazza San Giovanni a Roma. Nel suo discorso, Rovelli lancia l'allarme su una possibile escalation del conflitto in Ucraina: "Stiamo andando verso una guerra che cresce e invece di cercare soluzioni i paesi si sfidano, invadono, soffiano sul fuoco della guerra e la tensione internazionale non è mai stata così alta come adesso". Poi, l'attacco al ministro della Difesa, Guido Crosetto: "Voi lo sapete che in Italia il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi al mondo, la Leonardo, ed è stato presidente della federazione costruttori di armi?", chiede al pubblico. E spiega: "Il ministero della Difesa deve servire per difenderci dalla guerra, non per fare i piazzisti con strumenti di morte". Infine, l'appello rivolto al pubblico: "Il mondo non è dei signori della guerra, il mondo è vostro".
Non ha tardato ad arrivare la replica di Crosetto: "Rovelli non sa di che parla, gli mando un abbraccio pacifico e lo invito a pranzo per farmi conoscere. Io lavoro per la pace, non faccio il pacifista ma faccio il ministro. Lui faccia il fisico", ha risposto, intercettato dai microfoni di Repubblica durante la sua visita istituzionale a Baghdad. "Basta che nel suo studio dell'Ucraina non sbagli la parte per cui lavorare, perché normalmente chi è pacifista poi è per i russi. Qui invece siamo tutti per la pace in Ucraina".
Non è la prima volta che il fisico prende posizione sul conflitto in Ucraina. A marzo, Rovelli ha mandato una lettera al Foglio in risposta a un articolo apparso nella rubrica "Piccola Posta" di Adriano Sofri. Sofri ha quindi risposto con un ultimo articolo, sempre nella sua rubrica.