Dopo la morte del Cav.
Stop del Parlamento? "L'indebolimento delle Camere è un processo in corso da tempo", dice Fini
L'ex presidente della Camera: "Scelta senza precedenti, ma presa dagli organi preposti e non dal governo. Favorevole al dibattito su premierato, presidenzialismo e semi-presidenzialismo. Ma manca quello sul rafforzamento del potere legislativo"
Le polemiche, dice Gianfranco Fini, si possono comprendere. Ma la questione è più ampia, va oltre i funerali e il lutto di stato per Silvio Berlusconi, e riguarda il rapporto tra la politica degli eletti e le istituzioni: si inserisce in una tendenza che va avanti ormai da anni. "Vorrei specificare che la decisione di fermare il Parlamento, una scelta che non ha precedenti soprattutto per la sua durata (una settimana, ndr), viene presa dagli organi preposti e non dall’alto dal governo": l'ex presidente della Camera lo dice in un'intervista al Fatto quotidiano. Non nega la straordinarietà dell''episodio, ma puntualizza: "La conferenza dei capigruppo decide in autonomia e in questo caso all’unanimità dalle forze politiche".
Per cui: "Capisco le polemiche, ma è una questione di sensibilità politica più ampia, che mette d’accordo maggioranza e opposizione". "La decisione di rallentare i tempi del Parlamento per Berlusconi è il segnale di una sensibilità politica che riguarda l’affievolimento del potere del Parlamento", continua Fini sottolineando come "di fronte a un dibattito, che mi trova molto favorevole, sulla possibilità di rafforzare i poteri del governo con il premierato, il presidenzialismo, il semi-presidenzialismo, non c'è allo stesso tempo lo stesso dibattito sul rafforzamento del potere legislativo. L'affievolimento del ruolo del Parlamento è un processo in corso da molto tempo".
Un indebolimento di cui, il protagonista della svolta di Fiuggi, trova segnali per esempio nella "mancata riforma dei regolamenti parlamentari nonostante il taglio degli eletti, l’abuso della decretazione d’urgenza e da ultimo la decisione di fermare i lavori delle Camere sono tutti segnali di questo fenomeno: c'è una sensibilità politica secondo cui il potere legislativo viene considerato inferiore rispetto a quello esecutivo".
Insomma, per Fini non c'è nessuno scandalo. "Capisco le polemiche", ripete: "Ma credo che la gente sia molto più interessata alla morte di Berlusconi, un evento molto significativo per la storia del nostro Paese. La gente per strada mi ferma e mi chiede soprattutto di quello".