(foto Ansa)

Il voto in Spagna

La spinta dei centristi, che dicono a Meloni di guardare alla coalizione Ursula. Ma lei: "Risultato di Vox era atteso"

Redazione

Casini: "I Popolari non potrebbero mai stare con gli estremisti. Altrimenti il Centro perde la sua ragione di esistere". E anche nella maggioranza c'è chi vuole un allargamento dell'attuale coalizione a Strasburgo

"Capisco che la Meloni sia sospesa tra i doveri della militanza storica e il realismo dello stare al governo. Ma lo spazio che ha è quello di concorrere ad allargare la piattaforma europea, non sovvertirla. Può eventualmente allargare la maggioranza Ursula". E insomma il senatore Pier Ferdinando Casini una strada da consigliare alla premier, dopo la sconfitta dell'alleato Vox alle elezioni spagnole, ce l'ha. Non più inseguendo quella nuova maggioranza europea autosufficiente tra Popolari e Conservatori, bensì prevedendo l'ingresso di Ecr nell'attuale coalizione che sorregge la commissione di Ursula von der Leyen. Perché "persino i 5Stelle compresero il rischio dell’isolamento e votarono l’attuale presidente della commissione europea". Anche se è stata la stessa presidente del Consiglio a rispondere, intervistata da Rtl 102.5: "Il risultato di Vox era atteso. Il dato è che il centrodestra cresce molto".

L'ex presidente della Camera, ministro di Silvio Berlusconi, è stato anche a capo dell'Internazionale democristiana. Ed è da questa prospettiva che le sue parole assumono un significato e una rilevanza particolare. Secondo il senatore "il risultato di queste consultazioni chiarisce che il Centro, quando si piega a rapporti con le forze estreme, perde la sua identità e la ragione di esistere". Per questo il tentativo di costruire una maggioranza comunitaria di destra-destra dovrebbe essere abortito: "È una soluzione problematica sul piano numerico, come dimostrato dal voto al parlamento europeo sull’ambiente, e contrasta con la storia e le esigenze dell’Ue".

Una disamina che in parte ricorda quanto avevano detto al Foglio due esponenti della cosiddetta area centrista all'interno della maggioranza, e cioé Gianfranco Rotondi, secondo cui è "l'asse Meloni-von der Leyen che può cambiare l'Europa". O l'ex presidente del Senato Marcello Pera, che dopo la morte di Silvio Berlusconi aveva detto: "La premier deve completare la svolta moderata intrapresa da Fratelli d'Italia. Chissà che dopo il voto spagnolo non aumentino le prese di posizione su questo versante.

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