verso l'autunno

Il governo torna al lavoro: oggi il primo Cdm. Parte il cantiere per la manovra

Redazione

I ministri tornano a riunirsi dopo la pausa estiva. Parte il cantiere per la legge di Bilancio tra cuneo fiscale, pensioni e altre misure che dovranno fare i conti con le risorse a disposizione. Salvini annuncia un provvedimento per il rinvio dello stop alle auto Euro 5 in Piemonte

È previsto per oggi, lunedì 28 agosto, il Consiglio dei ministri che andrà a sancire la ripresa dei normali ritmi di lavoro del governo dopo la pausa estiva e il graduale avvicinamento alla fase di stesura della legge di Bilancio.

 

L'ordine del giorno prevede la ratifica di alcuni accordi con l'Unione europea in tema di spazio aereo e traffico aereo e l'esame preliminare di una revisione degli ammortizzatori e delle indennità per i lavoratori dello spettacolo. Ma nel corso del Cdm verranno discusse le varie tematiche su cui insisterà la manovra finanziaria dell’autunno. Si cercherà dunque di stabilire un terreno di lavoro condiviso sui vari dossier e di valutare le proposte dei rispettivi partiti della maggioranza tenendo conto delle ristrettezze economiche già esposte dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nel suo intervento di settimana scorsa al meeting di Rimini

 

Al centro della manovra dovrebbero trovare spazio il rinnovo del taglio al cuneo fiscale e la riforma fiscale. Le due misure peserebbero sulle casse dello stato rispettivamente per 9-10 miliardi e per 4-5 miliardi (almeno secondo le stime, in attesa della Nadef del prossimo mese). A questi interventi Lega e Forza Italia vorrebbero affiancare le pensioni. In particolare il Carroccio continua a portare avanti la proposta di quota 41, mentre gli azzurri guidati da Antonio Tajani rilanciano l’aumento delle pensioni minime a 600 euro. 

 

Tuttavia si dovrà fare i conti con le reali possibilità di spesa. Per il momento le entrate previste dal governo sono quelle relative ai 2,5 miliardi di gettito dalla tassa sugli extraprofitti bancari, 4,5 miliardi di deficit e 300 milioni dalla spending review. Per questo motivo, come spiegato da Giorgetti, andranno scelte delle priorità sulle quali destinare le risorse accantonando tutto il resto. Anche per questo sarà difficile che si trovi spazio per un intervento sul taglio delle accise, come aveva prospettato nei giorni scorsi il sottosegretario leghista Claudio Durigon parlando di “una prima limatina” da attuare con il maggior gettito dell’Iva. 

Sul tavolo del Cdm ci sarà invece una proposta per il rinvio allo stop degli euro 5 di cui si discute in questi giorni in Piemonte, come annunciato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. 

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