le dichiarazioni

Meloni sui migranti: "Missione navale per fermare gli arrivi. Invito von der Leyen a Lampedusa"

La premier pubblica un video su Facebook per annunciare le prossime azioni del governo, a partire dal pressing sull'Europa. Lunedì in Cdm un decreto per riformare i centri per il rimpatrio

Redazione

Rievoca una missione navale europea per bloccare le partenze, invita Ursula von der Leyen a Lampedusa, rivendica il lavoro di mediazione con i paesi africani e con l'Europa fatto finora dal governo. Giorgia Meloni si prende uno spazio per dire la sua sulla situazione insostenibile degli sbarchi di queste settimane e lo fa senza mediazione, con un video pubblicato in serata su Facebook. "Annuncio che ho scritto alla presidente della Commissione Ue Von der Leyen per chiedere di venire con me a Lampedusa per rendersi personalmente conto della gravità della situazione che affrontiamo e per accelerare immediatamente la concretizzazione dell'accordo con la Tunisia trasferendo le risorse concordate. La presidente Von der Leyen è sempre stata collaborativa e non dubito che lo sarà anche stavolta", dice la premier nel video. 

Meloni rilancia anche il tema del blocco navale, vecchio cavallo di battaglia, ma in chiave europea. "Ho scritto al presidente del Consiglio europeo Charles Michel chiedendogli di inserire all'ordine del giorno del consiglio Ue di ottobre la questione migratoria. E' mia intenzione in quella sede ribadire che è necessario avviare immediatamente una missione Ue per bloccare le partenze dei barconi".

Ci sono poi le azioni sul fronte interno, che si concretizzeranno lunedì al prossimo Consiglio dei ministri. "Porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, limite che verrà alzato al massimo consentito dalla normativa europea ovvero 18 mesi" e che "non riguarda i richiedenti asilo per i quali oggi il termine massimo è già di 12 mesi e non sarà modificato". Il governo, dice Meloni, vuole accelerare con la costruzione di queste strutture – la cui distribuzione sul territorio era già stata decisa con il decreto Cutro – per aumentare i posti disponibili: "Sarà dato mandato alla Difesa di realizzarli nel più breve tempo possibile", annuncia. 

La pressione migratoria che l'Italia sta subendo dall'inizio di quest'anno, ha spiegato la premier, è "figlia di una congiuntura internazionale difficilissima che mette insieme problemi che già avevano i paesi africani a una situazione di instabilità crescente, particolarmente nella zona del Shael". Si tratta di "un quadro difficilissimo tra colpi di stato, calamità naturali, guerra del grano, jihadismo che potrebbe portare diverse decine di milioni di persone a voler lasciare la propria nazione per cercare un futuro migliore in Europa". 

Infine il messaggio a chi parte: "Non conviene affidarsi ai trafficanti di esseri umani perché vi chiedono molti soldi, vi mettono su barche che spesso non sono attrezzate per fare quei viaggi e in ogni caso se entrate illegalmente in Italia sarete trattenuti e rimpatriati. La nostra situazione non consente di fare nulla di diverso".

 

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