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5mila euro per evitare di essere trasferiti nei Cpr: ecco la garanzia finanziaria chiesta dal governo ai richiedenti asilo
Nel decreto del ministero dell'Interno viene prevista una somma da pagare in un'unica soluzione, per non dover andare nei Centri per il rimpatrio. Gli altri requisiti sono un alloggio e "mezzi di sussistenza minimi"
I richiedenti asilo che vorranno evitare di essere reclusi nei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) dovranno dimostrare di essere in possesso di una garanzia finanziaria di quasi 5mila euro (4938 euro per la precisione). È quanto stabilisce il decreto del ministero dell'Interno pubblicato in Gazzetta ufficiale il 21 settembre 2023. Quello adottato dal governo per gestire la nuova ondata di sbarchi che si stanno registrando in queste ultime settimane. E che, tra le altre cose, estende a 18 mesi il periodo di permanenza dei richiedenti asilo all'interno dei Centri.
Come si legge nel decreto, a chi arriva in Italia "è dato immediato avviso della facoltà, alternativa al trattenimento, di prestazione della garanzia finanziaria", che deve essere pagata in un'unica soluzione o tramite fideiussione bancaria o tramite polizza fideiussoria assicurativa. Il testo stabilisce anche che oltre alla garanzia finanziaria, in pratica un anticipo rispetto ai costi di rimpatrio, c'è bisogno di altri requisiti: "un alloggio adeguato" e "mezzi di sussistenza minimi necessari, a persona".