Palazzo Chigi
Dalla nuova stretta sui migranti alla Nadef: cosa prevede il Cdm di oggi
Il governo interverrà con nuove norme su donne e minori non accompagnati. Il ministro Giorgetti presenterà le stime economiche (al ribasso), un passaggio chiave in vista della della legge di BIlancio
Una nuova stretta sui migranti e la nota d'aggiornamento del documento di economia e finanza (Nadef). Sono questi i principali temi che il Cdm affronterà oggi pomeriggio. Quelle sui migranti - su minori e donne in particolare - erano misure attese, annunciate da Giorgia Meloni la scorsa settimana. Arriveranno oggi, all'indomani dell'incontro tra la premier e il presidente Macron, che proprio di immigrazione di sono occupati ieri nel corso di un colloquio di 90 minuti
Secondo la bozza vagliata ieri in preconsiglio, “in caso di momentanea indisponibilità di strutture ricettive temporanee", il prefetto "può disporre la provvisoria accoglienza del minore di età non inferiore a sedici anni, in una sezione dedicata nei centri e strutture ordinari", ma "per un periodo comunque non superiore a novanta giorni”. Si procederà inoltre con l'espulsione per chi mente sull'età o, più in generale, sulla propria identità.
L’accertamento socio-sanitario dell’età sarà effettuato dalle équipe multidisciplinari e multiprofessionali, ma "in caso di arrivi consistenti, multipli e ravvicinati, a seguito di attività di ricerca e soccorso in mare, di rintraccio alla frontiera o nelle zone di transito" e "di rintraccio sul territorio nazionale a seguito di ingresso avvenuto eludendo i controlli di frontiera, l’autorità di pubblica sicurezza, nel procedere a rilievi dattiloscopici e fotografici, può disporre, nell’immediatezza, lo svolgimento di rilievi antropometrici o di altri accertamenti sanitari, anche radiografici, volti all’individuazione dell’età, dandone immediata comunicazione alla procura della Repubblica presso il tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie che ne autorizza l'esecuzione in forma scritta". Insomma procedure velocizzate se le condizioni si fanno più critiche dal punto di vista della gestione dell'ordine pubblico.
Il testo prevede inoltre una deroga ai parametri di capienza previsti per i centri e le strutture di accoglienza, ma con un limite, "nella misura non superiore al doppio dei posti previsti dalle medesime disposizioni". Mentre per i centri destinati ai minori, non si può eccedere "la misura massima del 50 per cento" rispetto ai posti previsti.
Infine il decreto prevede che le donne incinte non siano più considerate "vulnerabili" e dunque destinatarie di maggiori tutele a livello di accoglienza. Una decisione che ha suscitato le proteste delle opposizioni. Ma, come ha chiarito Palazzo Chigi successivamente, “si tratta di un forte rafforzamento” delle tutele, in quanto tutte le donne saranno ora considerate vulnerabili e non solo quelle in stato di gravidanza.
Più complicata è invece la questione che riguarda la Nadef, rappresenta il vero punto di partenza verso la legge di Bilancio. Dalle parole e dagli annunci, si passa ai numeri. Secondo quanto trapelato, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - che ha più volte annunciato prudenza - proporrà un documento in cui le stime economiche saranno ribassate. La crescista prevista per il 2023 sarà dello 0,8 per cento, a differenza dell'uno per cento previsto lo scorso aprile. Mentre per il dato per il 2024 scenderebbe all'1 per cento (era previsto all'1,4). Tuttavia l'esecutivo prova a recuperare spazio di manovra grazie alla pronuncia dell'Eurostat sui crediti del Superbonus: secondo l'ente di statistica europeo l'impatto sul deficit dei bonus riguardanti il 2023 si riversa solo sull'anno in corso, senza inficiare sul bilancio successivo. Un'impostazione che potrebbe permettere al ministero dell'Economia maggiore spazio di manovra sul debito, con l'obiettivo di ricavare circa 8-10 miliardi.