le opposizioni

"Le vittime palestinesi non valgono di meno", dice Schlein. E Conte: "Favorire prospettiva di pace"

Redazione

La leader dem su Israele: "C'è un confine netto tra giustizia e vendetta che non va superato". L'ex premier: "Nessuno ha la licenza di calpestare il diritto umanitario". I leader di Pd e M5s intervengono alla Camera dopo le comunicazioni di Meloni in vista del Consiglio europeo

"Abbiamo condannato senza mezzi termini il terrorismo di Hamas e sostenuto il diritto di Israele e a difendere il proprio popolo. Abbiamo però chiarito che non può essere riconosciuto a nessuno la licenza di calpestare il diritto umanitario internazionale e che l’atroce strage provocata da Hamas non può avere quale conseguenza l’affossamento delle legittime aspirazioni del popolo palestinese", dice Giuseppe Conte alla Camera, annunciando il voto contrario alla risoluzione della maggioranza in vista del Consiglio europeo di domani.

 

"L’Italia ha il dovere politico e morale di richiamare la comunità internazionale a una prospettiva di pace secondo il principio di due popoli due Stati - ha detto Conte - I bollettini da entrambe le parti raccontano di migliaia di morti, molti dei quali bambini. Non possiamo rassegnarci a derubricare queste morti quale mero effetto collaterale del conflitto". Il capo del Movimento 5 stelle è poi tornato a chiedere un negoziato per l'Ucraina, un percorso che "richiede più coraggio che l'invio di armamenti. Ma è l’unica strada per costruire una credibile e duratura soluzione".

 

L'ex premier ha poi attaccato il governo anche sul Pnrr: "Lo state sforbiciando di 16 miliardi portandolo al disastro. Le faccio una domanda: cosa abbiamo noi meno della Spagna che sta rispettando i tempi, sta chiedendo nuovi finanziamenti all’Ue. Lo dico in spagnolo, al cospetto di questo imbarazzante confronto non prova almeno un pò di 'verguenzà, vergogna?". Poi ha sottolineato quelle che dal punto di vista pentastellato sono le principali contraddizioni del governo. "Da Fratelli d'Italia a Fratelli d'imposta", ha detto Conte, attaccando sulle scelte che caratterizzano la Legge di Bilancio. Sulle pensioni in particolare: "L’avete tanto criticata ma io oggi su questi banchi non vedo seduta la Meloni, vedo seduta la Fornero". Sul Mes, infine, Conte ha chiesto alla premier, con una battuta: "Anche su questo vuole interpretare il Cnel di Brunetta?". Il riferimento è alla scelta operata dall'esecutivo sul salario minino, con cui è stata bocciata la proposta delle opposizioni, mentre la legge è tornata in commisione Lavoro. "Lo spieghi ai lavoratori", ha aggiunto Conte. 

 

Poco dopo a Montecitorio è intervenuta Elly Schlein: "Noi siamo chiamati a dare il nostro contributo" a ogni livello "per evitare che il mondo si infiammi. Dobbiamo impegnarci tutti perché prevalgono libertà e autodeterminazione dei popoli". "Non è accettabile una divisione sul modello del tifo calcistico. Non ci può essere ambiguità sulla condanna di Hamas e al contempo va detto che il diritto di Israele di difendersi rispetti il diritto internazionale e va combattuta ogni forma di antisemitismo come quegli inaccettabili cori a Milano", ha sottolineato la segretaria Pd. 

 

"Non è possibile che si colpiscono ospedali e scuole. Le vittime palestinesi non valgono di meno e colpire Hamas non può essere punire l’intera popolazione palestinese: c'è un confine netto tra giustizia e vendetta che non va superato mai", ha detto ancora Schlein, invocando "il rispetto del diritto umanitario e dei trattati che è stato un miraggio per il popolo palestinese in questi anni. Dire questo non significa giustificare la violenza ma serve esattamente - e cito le sue parole (Meloni, ndr) - a sottrarre la Palestina al ricatto e al bluff di Hamas".  "Chiediamo al governo di proseguire ogni sforzo diplomatico".

Sulla legge di bilancio. "Le ho sentito dire al Senato che è fiera di avere fatto delle manovre responsabili e serie. Noi ci batteremo per una riforma del patto di stabilità che non torni agli errori dell’austerità. Ma non troviamo nulla di responsabile nei tagli alla sanità o non fare il salario minimo", ha detto la segretaria dem. 

 

Infine, la segretaria del Pd ha messo in luce i rischi del  "nazionalismo che ha solo prodotto una cosa, le guerre. Attenzione a scegliere imbarazzanti alleati che hanno fatto dell’egoismo nazionale la loro bandiera, che hanno fatto dell’Ue il capro espiatorio delle loro incapacità. Serve un’Europa unita e coesa. C'è bisogno di difesa comune, di superare l’unanimità, di rafforzare il bilancio europeo".  "La prossima volta - ha proseguito Schlein rivolgendosi a Meloni - dica a Orban che stare in Europa non significa solo ricevere benefici ma condividere responsabilità". 

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