editoriali

L'Associazione magistrati dice “no” al premierato

Redazione

Il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, contro la riforma istituzionale. Dopo i costituzionalisti e le toghe, a opporsi ora mancano solo attori e cantanti, come avvenne nel 2016

"In questo testo di riforma della Costituzione c’è uno sbilanciamento e uno squilibrio a favore del potere esecutivo e non è ciò di cui, secondo me, ha bisogno oggi il nostro paese. Il premierato congegnato in questo modo indebolisce il ruolo del presidente della Repubblica che è anche presidente del Consiglio superiore della magistratura (Csm), organo di garanzia per l’indipendenza della magistratura che, indirettamente, con questa riforma viene indebolito”. Con queste parole Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, ha commentato con Affaritaliani.it la proposta di revisione della Costituzione varata dal governo Meloni che introduce in Italia l’elezione diretta del premier.

 

Dopo aver precisato di parlare “a titolo personale” e non per conto dell’Anm (come se questa distinzione sia possibile sul piano della comunicazione pubblica), Santalucia ha aggiunto che “in questo momento in Italia c’è l’esigenza di potenziare e rafforzare gli organi di garanzia e non il governo. Con questo premierato, invece, si depotenzia il ruolo del presidente della Repubblica e, a cascata, di tutti gli altri organi di garanzia”.

 

La presa di posizione del presidente del sindacato delle toghe non sorprende. Anzi, tutto sembra andare come da tradizione. Come raccontato nei giorni scorsi su queste pagine, contro la riforma istituzionale già si scalda il fronte del “no” costituito dal comitato “Amici della Costituzione”, lo stesso che nel 2016 contrastò il referendum della riforma Renzi. L’associazione, composta da agguerritissimi costituzionalisti, è rimasta in piedi (anche se alcuni dei suoi componenti sono nel frattempo deceduti), come una sorta di comitato per il “no” permanente.

 

Dopo i costituzionalisti e i magistrati, a questo punto mancano all’appello soltanto i protagonisti del mondo dello spettacolo, anche loro scesi in campo nel 2016. Fiorella Mannoia, Toni Servillo, Sabrina Ferilli, Alba Parietti, Monica Guerritore, Piero Pelù, dove siete?

Di più su questi argomenti: