a berlino

Meloni firma il patto d'azione con la Germania. E su Putin: "Vuole la pace? Si ritiri dall'Ucraina"

La presidente del Consiglio e il Cancelliere tedesco hanno illustrato in conferenza stampa i temi affrontati nel vertice di oggi. Sul patto di stabilità "abbiamo posizioni diverse ma la franchezza aiuta" ha detto la premier

Redazione

"La firma del Piano d'azione eleva la cooperazione tra Italia e Germania a un nuovo livello: è un'ottima notizia per i nostri popoli e per l'Ue nel suo complesso". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz in occasione del vertice intergovernativo in corso oggi a Berlino. "Due nazioni protagoniste dell'Europa rafforzano oggi il loro partenariato" in "un momento cruciale per il nostro continente e che necessita di una capacità tipica della politica, prendere delle decisioni e assumersene la responsabilità". Sul tavolo il tema più cruciale resta la politica internazionale con la guerra in Ucraina e quella in medio oriente. "Se la Russia vuole lavorare sulla pace basterebbe banalmente ritirare le truppe dal paese che si è invaso" ha detto Meloni, in riferimento alle dichiarazioni di Vladimir Putin al g20. 

Il patto italo-tedesco

"In un anno ci sono stati tre incontri con il cancelliere tedesco Olaf Scholz ma oggi con il vertice intergovernativo la cooperazione fa un importante salto in avanti" ha detto Meloni. "Italia e Germania tornano a incontrarsi dopo sette anni e questo segna un cambio di passo nelle nostre relazioni già eccellenti". Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha spiegato invece che il piano firmato oggi "struttura la nostra cooperazione in cinque settori tematici di particolare interesse: non solo progetti di cooperazione ma anche nuovi format per approfondire la nostra cooperazione. Vogliamo potenziare la cooperazione energetica per rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti nel lungo periodo", ha rimarcato. "La nostra concertazione è stretta e fiduciosa, questo filo diretto lo manterremo anche l'anno prossimo con la Presidenza italiana del G7", ha spiegato Scholz.

L'accordo siglato oggi impone, dice la premer, "un impegno ad ampio raggio, a partire dai nostri sistemi produttivi. Italia e Germania sono le due principali economie manifatturiere d'Europa, sono interconnesse, condividono prestigio e qualità dei loro prodotti. Ci sono settori che già hanno sviluppato un'integrazione profonda, come la difesa, le infrastrutture e l'energia".  Con il Piano d'azione si impongono "alcuni obiettivi: promuovere la crescita per l'occupazione, tutelare coesione sociale, garantire obiettivi energetici, intensificare cooperazione per settore difesa e sviluppare iniziative culturali nei nostri rispettivi paesi" ha aggiunto Meloni. 

Sul tema dei migranti, poi: "Italia e Germania condividono la necessità che venga implementato il cambio di visione nell'Europa sul dossier migratorio, in particolare sul lavoro sulla dimensione esterna". "C'è bisogno di un lavoro diverso con i paesi africani che abbiamo iniziato e bisogna portare avanti. L'Italia si candida a essere un ponte tra Africa ed Europa visto che il ruolo dell'Africa è fondamentale senza però che il rapporto sia paternalistico".

Sul patto di stabilità Scholz ha spiegato come siano "vicini al risultato": "Ci sono buone discussioni in Europa sul Patto di stabilità e crescita, di recente ci sono stati progressi che sono il risultato anche della discussione svolta tra i nostri Governi. Le ultime consultazioni all'Ecofin hanno costituito grande successo, non c'è ancora una soluzione ma ci siamo avvicinati". Per Meloni ci sono "punti di partenza diversi ma la franchezza dà i suoi frutti"

Nel vertice si è anche parlato delle posizioni legate alle due gradi guerre in corso: quella in Ucraina e quella in Israele. "Italia e Germania condividono da sempre le loro posizioni - ha ricordato Meloni - Abbiamo ribadito il pieno sostegno alla sovranità di Kiev e che continueremo a fornire assistenza all'Ucraina a 360 gradi. Siamo impegnati anche sul fronte della ricostruzione: le prossime due conferenze si svolgeranno prima in Germania e poi in Italia", ha ricordato.

Il riferimento al G20

Intorno alle 13 di oggi si è svolto anche il G20 in videoconferenza sotto la presidenza dell'India. È stato il primo al quale ha partecipato anche Vladimir Putin dopo l'invasione dell'Ucraina. Meloni e Scholz hanno fatto riferimento anche alla seduta e alle dichiarazioni del leader del Cremlino. "Per ottenere la pace in Ucraina la cosa più facile sarebbe ritirare le truppe russe dall'Ucraina - ha detto Meloni - alla riunione abbiamo ribadito a Putin la nostra posizione", Il presidente russo ha parlato della guerra in Ucraina definendola "una tragedia" a cui "mettere fine". Il presidente Scholz ha spiegato che "il presidente russo deve fermare la sua aggressione contro l'Ucraina e ritirare le truppe da questo Paese" sostenendo le posizioni della premier. 

"Putin ha partecipato al summit del G20 perché era facile farlo in videoconferenza e perché credo fosse un'occasione di visibilità politica", ha dichiarato la premier rispondendo a una domanda dei cronisti. "Nel contenuto - continua - quello che ho sentito dire circa il fatto che la Russia vorrebbe lavorare per la pace mi trova contenta ma credo che si possa dimostrare facilmente: in Ucraina ci sono un aggressore e un aggredito" e quindi "basterebbe ritirare le proprie truppe dal territorio invaso" ha concluso.