(foto Ansa)

editoriali

Che ci fa Beppe Sala con tutta la M4?

Redazione

Il Comune “compra” dai privati tutta la proprietà. Ideologia o strategia?

Il Comune di Milano è regolatore del servizio di trasporto pubblico locale, e anche azionista. Della nuova linea M4 detiene circa i due terzi del capitale. Il resto è appannaggio di azionisti privati (Hitachi, WeBuild, AnsaldoBreda, Partecipazione Italia) i quali, sostanzialmente, hanno puntato le loro fiches su uno scenario non dei più improbabili: il Comune regolatore non ostacolerà i profitti del Comune azionista. Comunque la si giri, si tratta di azionisti redditieri, che stanno in ballo per ottenere una cedola. Gli abiti operativi del trasporto pubblico locale sono rigidamente determinati: domattina la M4 non può decidere quali fermate effettuare o in quali orari. In più il Comune ha una maggioranza più che blindata nella compagine azionaria. Per questa ragione il sindaco Beppe Sala è stato in realtà di disarmante e apprezzabile candore quando ha spiegato perché ha deciso di impiegare i quattrini del contribuente per ricomprare le quote dei privati. Io sono convinto, ha detto, che le reti debbano essere pubbliche.

La sua è dunque una convinzione limpidamente ideologica, rispettabile, forse pure autocritica (dal 2003 al 2006 Sala è stato ad della Telecom Italia tronchettiana, che si opponeva fermamente a piano Rovati e scorporo della rete telefonica). L’unica domanda che i milanesi dovrebbero farsi è: la rispettabile posizione teorica del sindaco vale 228 milioni di euro di quattrini del contribuente? Sala ha chiarito che la situazione dei conti è precaria e che “nessuno ci verrà a dare una mano”. Sano realismo ma dal quale si deduce tutto fuorché che pubblicizzare M4 fosse una priorità. Poco cambia che il Comune abbia, direttamente o tramite Atm, il 68 o il 100 per cento. L’unica differenza, sensibile è per le casse comunali. E qui sta, forse, la vera motivazione dell’operazione, dietro la copertura ideologica: secondo l’assessore al Bilancio Conte, il Comune unico proprietario potrebbe spuntare condizioni più favorevoli per rifinanziare il pesantissimo mutuo a due zeri che grava su M4. Il problema è che graverà ancora di più sui cittadini.

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