nel weekend
La contro Atreju del Pd rilancia l'idea del federatore. Ma Conte frena
All'evento dem a Roma Prodi insiste su un ruolo guida per Schlein. Reazioni dal M5s: "Non è il momento". E anche Calenda si sfila
"Schlein può benissimo essere la federatrice del centrosinistra. Il problema è capire chi ci sta". E' stato questo il principale lascito della contro Atreju del Pd, lanciato dall'ex premier Romano Prodi. E cioè l'uomo che può ha rappresentato un'idea di sinistra vincente grazie alle esperienze dell'Ulivo e dell'Unione. Un modo per dare un senso a una manifestazione molto poco partecipata, defilata rispetto alla centralità della kermesse di Fratelli d'Italia a Castel Sant'Angelo. Eppure il messaggio elaborato in quel dei Tiburtina studios non parrebbe aver raccolto particolari consensi nel cosiddetto campo largo. In effetti Giuseppe Conte lo aveva già detto qualche giorno fa a Rtl 102.5: "Passo dopo passo, con prudenza e serietà stiamo costruendo un'alternativa di governo. Ma i federatori non servono", aveva specificato. Ragionamento che non è venuto meno dopo il fine settimana. Visto che dalle parti pentastellate si continua a dire che prima delle europee ogni discorso è prematura. Perché l'obiettivo a sinistra è anche tutto un gioco di sorpassi e controsorpassi che mal si concilia con un tentativo unitario. Lo dice anche il responsabile Pnrr in segreteria del Pd Alessandro Alfieri, secondo cui, come dice oggi in un'intervista a Repubblica, la guida del centrosinistra ce l'avrà chi prende più voti alle prossime elezioni europee.
E' quel che pensa, per esempio, anche quello che dovrebbe essere il terzo contraente del campo largo, il leader di Azione Carlo Calenda. Secondo il senatore, l'ipotesi che nel Pd si faccia strada una figura centrista, moderata come Paolo Gentiloni è già tramontata. "La competizione per la leadership della sinistra è tra Schlein e Conte. E vincerà Conte. Perché e' stato presidente del Consiglio e perché la sinistra lo ha già incoronato grande punto di riferimento dei progressisti. Conte ha un indice di gradimento, tra gli elettori del Pd, superiore a quello di Schlein", ha detto Calenda in un'intervista al Messaggero. Elencando le ragioni per cui, in questo momento, è difficile unire dem e grillini attorno all'idea di un "patto repubblicano". Nulla, insomma, che faccia presagire l'accelerazione di un percorso unitario dopo la contro Atreju del weekend.