Editoriali
Quei sindaci del Pd che ospitano gli eventi dei filorussi
A Modena il comune dà spazio alla propaganda di Putin, non revocando lo spazio pubblico a una conferenza sulla "rinascita di Mariupol". Il caso di Bologna
Spinta dall’imbarazzo, l’amministrazione del sindaco Matteo Lepore ha chiesto agli organizzatori di un convegno pro Putin di annullare l’incontro che si dovrebbe tenere in uno spazio del comune di Bologna. Il sindaco di Modena, anche lui del Pd, si trova in una situazione simile. Ma non ha ancora battuto un colpo. Che aspetta? Gli incontri di propaganda filorussa nel nord e centro Italia si stanno moltiplicando. Dal convegno a Modena sulla “rinascita di Mariupol” al caso di Lucca – dove l’ideologo di Putin Aleksandr Dugin parteciperà in videocollegamento a un evento organizzato dall’associazione filorussa “Vento dell’Est” – da Milano, dove si terrà una conferenza sulla figlia di Dugin, fino a Bologna, dove uno spazio concesso dal comune al “Centro sociale culturale Paradiso” dovrebbe ospitare la proiezione di un film russo di propaganda sulla guerra in Ucraina. I nomi dei relatori e delle associazioni coinvolte in questi incontri sono quasi sempre gli stessi: il fotoreporter Andrea Lucidi è invitato alle conferenze di Modena e Bologna, Eliseo Bertolasi a quelle di Milano e Modena, l’associazione “Vento dell’Est” organizza sia quella di Milano che quella di Lucca.
Però, mentre gli eventi di Lucca e Milano si terranno in spazi privati, quelli di Modena e Bologna coinvolgono le istituzioni e il Pd. Nei primi due casi sono fatti di chi ci andrà. Ma per quanto riguarda gli eventi putiniani ospitati in spazi pubblici di amministrazioni del centrosinistra, ecco, in questo caso c’è da riflettere. La distrazione delle istituzioni rischia di creare non solo un problema di disinformazione grave e la diffusione della propaganda di una dittatura, ma anche una zona grigia di ambiguità sulle reali intenzioni delle amministrazioni locali che non intervengono. Vero, sindaco Muzzarelli?