Oggi alle 17
Sul caso Degni la Corte dei Conti accelera le valutazioni. Cosa rischia il giudice
Il consigliere della Corte dei Conti è nella bufera da giorni per un post contro l'approvazione della manovra. Nel pomeriggio è stata convocata l'udienza straordinaria del consiglio di presidenza, del quale fa parte anche il grillino Tommaso Miele
Si terrà oggi 5 gennaio alle 17 l'adunanza straordinaria del consiglio di presidenza della Corte dei Conti sulle dichiarazioni del consigliere Marcello Degni, nella bufera da qualche giorno per i suoi post nei quali si è scagliato contro il governo. "Occasione persa. C'erano le condizioni per l’ostruzionismo e l’esercizio provvisorio. Potevamo farli sbavare di rabbia sulla cosiddetta manovra blindata e gli abbiamo invece fatto recitare Marinetti" ha scritto qualche giorno fa il membro della Corte dei Conti in riferimento all'approvazione della legge di Bilancio. Dopo che ieri L'Associazione magistrati della Corte dei Conti ha deciso il deferimento del consigliere Degni al collegio dei probiviri per aver violato il codice di condotta, ora la palla passa al procuratore generale, ruolo ricoperto da Pio Silvestri, entrato in carica pochi giorni fa.
Il consiglio di Presidenza "ha preso atto di quanto emerso da plurime notizie di stampa in merito a talune dichiarazioni postate su un social media dal consigliere Marcello Degni e ha disposto l'invio immediato degli atti al procuratore generale della Corte dei Conti cui esclusivamente sono rimesse le funzioni inerenti alla promozione dell'azione disciplinare" ha scritto la Corte in una nota. "È interesse nostro fare chiarezza, deciderò nei tempi giusti e necessari ma compatibili con il caso" ha detto il procuratore Silvestri al Corriere della Sera. Ci si aspetta un provvedimento di condotta nei confronti di Degni, che al momento rischia fino alla rimozione dall'incarico.
Il caso ha generato polemica politica, tanto che anche la premier Giorgia Meloni ieri in conferenza stampa ha commentato la vicenda: "Ritengo grave il post condiviso da Degni, soprattutto per la sfrontatezza con cui questo giudice ritiene sia normale farlo. Mi sono stupita che da sinistra non ci sia stato nessuno a dire qualcosa sulla faccenda, né Gentiloni, né Schlein". Il commissario europeo ha invece commentato la questione, ritenendo "inaccettabili" le parole del contabile.
Difficile che oggi si arrivi a una decisione nei confronti del giudice. Va comunque ricordato, come puntualizzato dal Foglio, che tra chi giudicherà le azioni di Degni ci sarà anche Tommaso Miele, un giudice nominato dalla Corte che spesso e volentieri si è lasciato andare ad attacchi contro Matteo Renzi (quando era premier) e che si è apertamente dichiarato come elettore e sostenitore del Movimento 5 Stelle.