L'informativa
Crosetto sugli aiuti militari all'Ucraina: "Errore drammatico fare un passo indietro"
Alla Camera le comunicazioni del titolare della Difesa e il voto sulle risoluzioni. L'aula conferma il sostegno a Kyiv. Il ministro: "Il presupposto della pace è un giorno in cui non cadano le bombe russe, non un giorno in cui gli ucraini smettano di difendersi"
"Il 2024 sarà un anno cruciale per Kyiv. L'Italia sostiene ogni soluzione per l'apertura di un confronto diplomatico, sempre però nella prospettiva di una pace giusta". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto alla Camera dei deputati durante un'informativa sulla situazione della guerra in Ucraina. Dopo le dichiarazioni e la discussione, l'Aula della Camera ha votato le risoluzioni: passa quella della maggioranza e quella presentata da Azione, +Europa e Italia Viva, votata anche dal governo. A parte quella del Movimento 5 stelle le altre risoluzioni confermano il sostegno militare a Kyiv. Il voto di oggi serve a legittimare il governo nell'invio di nuove armi a Kyiv durante tutto il 2024. Fino a oggi sono stati approvati otto pacchetti di aiuti, l'ultimo lo scorso dicembre.
La risoluzione del centrodestra impegna il governo a continuare a sostenere le autorità governative dell'Ucraina sia a livello militare che economico e sociale. L'obiettivo dell'esecutivo è arrivare a una soluzione di una pace "duratura ed equilibrata che ristabilisca la sicurezza e l’ordine mondiali nel rispetto del diritto internazionale". Il voto di oggi serve a legittimare il governo nell'invio di nuove armi a Kyiv durante tutto il 2024. Fino a oggi sono stati approvati otto pacchetti di aiuti, l'ultimo lo scorso dicembre.
"Il presupposto della pace è un giorno in cui non cadano le bombe russe, non un giorno in cui gli ucraini smettano di difendersi", ha scandito Crosetto durante il suo invento di replica alla discussione. "La morte dell'Ucraina – continua – si porterebbe dietro la morte di un pezzo della democrazia. La difesa è un prerequisito della sicurezza, che è un prerequisito della stabilità porta alla pace".
Il gruppo del Partito Democratico, pur avendo presentato una risoluzione a parte, sottoscrive gli impegni del governo, ha ribadito il suo sostegno a Kyiv e ha chiesto che l'esecutivo si adoperi per il cessate il fuoco russo, per un'implementazione delle misure di accoglienza per le persone in fuga dalla guerra e, soprattutto, che in ambito europeo e internazionale vengano promosse azioni di solidarietà nei confronti dei cittadini russi perseguitati o costretti a fuggire dal paese per aver protestato contro le azioni militari di Putin. Azione, Italia Viva e +Europa, come spiegato dal senatore Enrico Borghi, hanno presentato una risoluzione a parte che si allinea con le altre, ma che, in particolare, chiede che l'Italia si impegni sia in Ue sia in ambito del G7 affinché "gli asset bancari dello stato russo congelati nell'ambito dei diversi meccanismi sanzionatori a seguito dell'aggressione russa all'Ucraina" possano essere trasferiti a favore dell'Ucraina.
La discussione in diretta
Cosa ha detto Crosetto sulla guerra in Ucraina
"Dopo sette pacchetti di aiuti militari già formalizzati, il governo ha dato il via libera a una ottava tranche di forniture a Kyiv. L'Italia pensa di fornire all'Ucraina sistemi d'arma già in nostro possesso", ha detto il ministro. "Posso confermare che anche questo pacchetto è costituito da sistemi d'arma volti a rafforzare solo le capacità difensive dell'Ucraina. La strada da percorrere al fianco dell'Ucraina è ancora lunga. Sarebbe un errore strategico drammatico fare un passo indietro".
Nel discorso che ha aperto l'informativa, Crosetto ha poi parlato della strategia militare di Kyiv e del contrattacco ucraino iniziato quest'estate:
"Purtroppo la controffensiva non ha dato i frutti sperati. Quella in corso si sta trasformando in una guerra di posizione. Resta importante continuare a sostenere gli sforzi delle forze armate ucraine affinché siano capaci di resistere all'offensiva russa", ha detto il ministro. "Per il Cremlino tempo e morti non hanno importanza. E anche in questo caso si nota la differenza tra un'autocrazia – la Russia – e una democrazia – l'Ucraina. Mosca sembra intenzionata a puntare su un conflitto di logoramento scommettendo anche sulla stanchezza dei partner occidentali dell'Ucraina, anche in vista degli appuntamenti elettorali del 2024".
"L'Italia – ha continuato il ministro – ha scelto con convinzione di sostenere l'Ucraina a fronte dell'aggressione russa, nonostante le difficoltà che questa decisione ha creato. Se il consenso delle nazioni decide di girarsi dall'altra parte a fronte di violazioni del diritto internazionale, allora perderemo spazi di libertà, di democrazia e sicurezza, aprendo la strada a un percorso drammatico e difficile. Non esiste pace giusta se un popolo aggredito non ha la possibilità di difendersi".
Il titolare della Difesa ha poi parlato del sostegno interno di Putin e di come anche in Ucraina si stiano palesando ora, dopo quasi due anni, i primi screzi interni alla politica del presidente Zelenksy: "L'economia russa non potrà contare all'infinito sul supporto della popolazione, ma deve e dovrà comprendere la risolutezza dei paesi occidentali per scongiurare nuove azioni di conquista. In Ucraina il fronte interno appare meno compatto che nel passato nel sostenere la politica del presidente Volodymyr Zelensky". Per questo motivo, "l'azione dei prossimi mesi dovrà commisurare deterrenza e diplomazia per non abbandonare l'Ucraina al suo destino"
Il conflitto impone dunque all'Italia "una scelta di coerenza", dice Crosetto, che si traduce con l'importanza di "proseguire il sostegno a Kyiv, in linea con gli impegni assunti in sede internazionale. L'impegno dell'Italia è stato pronto fin dall'inizio della guerra. Il Consiglio dei ministri ha ritenuto necessaria la proroga per un altro anno dell'autorizzazione a fornire aiuto concreto con mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari e civili all'Ucraina. Anche per via delle prospettive di adesione all'Unione europea, il 2024 sarà un anno cruciale del conflitto: l'Italia supporta dall'inizio e con determinazione tutte le iniziative per una soluzione diplomatica che non si confondano con una resa", ha spiegato.