A Bruxelles
Meloni al Consiglio europeo: "Salis in Italia? Dipende dall'esito del processo"
La premier risponde alle domande dei cronisti: "Le proteste degli agricoltori? Sulla transizione ecologica prima di quella sociale abbiamo sbagliato". Poi il Piano Mattei: "Se il rapporto con l'Africa è cambiato è grazie all'impulso italiano"
Da Bruxelles Giorgia Meloni commenta l'accordo raggiunto al Consiglio europeo con i capi di stato e di governo dei 27 paesi membri. I colloqui con Victor Orban, il caso Ilaria Salis, il sostegno dell'Ue all'Ucraina: l'incontro con la stampa.
Caso Salis: "Detenzione in Italia? Dipende da come andrà il processo"
La presidente del Consiglio ha risposto alle domande dei cronisti sulla detenzione e il processo di Ilaria Salis in Ungheria: "Il tema di un'eventuale detenzione in Italia di Ilaria Salis dipende da come andrà il processo. Anche in Ungheria c'è l'autonomia dei giudici", ha detto. Meloni è tornata poi sulle interlocuzioni con Viktor Orbán: "Con il primo ministro ungherese ho parlato del fatto che, come per tutti gli italiani all'estero, sia garantito un giusto e mi auguro anche rapido processo".
Rispetto alla mediazione con Orbán, che durante il vertice di oggi ha votato a favore degli aiuti a Kyiv cedendo sul veto precedentemente posto, Meloni ha detto: "Negli incontri ho cercato di evitare una divisione dell'Europa su un tema come l'Ucraina. Serve una capacità di dialogo che tenga conto dei punti di vista e degli interessi di tutti gli stati membri, quest'approccio fa la differenza". E si è detta molto soddisfatta del risultato raggiunto: "Non era facile trovare una soluzione: siamo sempre stati convinti che una soluzione a 26 sarebbe stata un problema e un precedente pericoloso. Abbiamo lavorato molto per una soluzione a 27 e abbiamo portato a casa una soluzione a 27: siamo molto soddisfatti di come sono andate le cose".
Le proteste dei contadini: "Sull'agricoltura abbiamo sbagliato molto"
La premier ha poi commentato le proteste dei contadini e degli agricoltori, che oggi sono arrivate fino a Bruxelles: "Si è sbagliato molto in Europa quando si è sostenuta la sostenibilità ecologica senza appoggiare la sostenibilità sociale". In Italia, continua la premier, "abbiamo lavorato sull'agrisolare, sui contratti di filiera: abbiamo fatto un lavoro che ci viene riconosciuto dagli agricoltori. In alcuni paesi d'Europa gli agricoltori protestano perchè non si sono prorogati i sussidi sul gasolio: noi lo abbiamo fatto", ha detto la premier. "Credo che un cambio di linea in Europa ci potrà essere solo dopo le elezioni europee".
Il vertice Italia-Africa: "La strategia europea cambia grazie al nostro impulso"
"Se la strategia dell'Europa sull'Africa è cambiata nell'ultimo anno è avvenuto sull'impulso italiano", ha detto Meloni in riferimento al summit con i paesi africani tenutosi a Palazzo Chigi qualche giorno fa. Evento che è considerato da tutti "una bella pagina di politica europea", continua a dire la premier: "Tutti capiscono il ruolo strategico che gioca l'Africa e ci ringraziano".
Sempre in riferimento all'Africa, poi, Meloni ha annunciato un altro obiettivo raggiunto dalla riunione plenaria: "Ci sono 10 miliardi in più sui migranti e 8 sono dedicati alla dimensione esterna ovvero per lavorare a prevenire i flussi migratori; chiedevamo più risorse e ora ci sono".
Equilibri istituzionali