Il caso
Conte ritira la richiesta di Giurì sul Mes: sciolta la commissione
L'organo parlamentare che indagava sulle dichiarazioni della premier Meloni è stata sciolto, su richiesta del capo M5s. Ieri le dimissioni di due componenti d'opposizione
Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha accolto la richiesta di Giuseppe Conte di sciogliere il Giurì d'onore, di cui aveva chiesto la costituzione per dirimere la controversia con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulla vicende legate all'adesione dell'Italia al Mes. A comunicarlo la vicepresidente e presidente di turno dell'Assemblea, Anna Ascani. La richiesta del leader M5S è arrivata dopo che ieri Stefano Vaccari, del Pd, e Filiberto Zaratti, di Alleanza Verdi e Sinistra, avevano comunicato le loro dimissioni dal Giurì stesso. "E' venuta meno la terzietà", ha detto Conte. Che ha quindi inviato subito, nella giornata di ieri, una lettera al presidente della Camera per chiedere che il Giurì venisse sciolto.
Fontana questa mattina ha ringraziato il presidente della commissione Giorgio Mulè "per l'accuratezza e la precisione del lavoro svolto e per la perfetta aderenza al regolamento della Camera della procedura seguita per giungere alla relazione finale", comunicando lo scioglimento della commissione, come richiesto da Conte. La relazione finale avrebbe dovuto essere chiusa entro domani, 9 febbraio. Sarebbe stata letta nell'Aula di Montecitorio senza che ci fosse un voto sul documento. Per scrivere un documento conclusivo erano stati auditi sia il capo politico del Movimento cinque stelle, lo scorso 18 gennaio. Poi anche la presidente del Consiglio Meloni, il giorno seguente. La commissione avrebbe dovuto verificare se le accuse rivolte da Meloni al pentastellato in Aula erano veritiere. L'ultima riunione dell'organo si è tenuta nella mattinata di oggi.