Emma Bonino  - foto Ansa

Le parole

L'invito di Emma Bonino alle altre forze politiche: "Aperti a tutti per un'Europa unita"

Redazione

La leader di +Europa lancia un appello alle forze liberali e progressiste: "Vediamo chi ha voglia di fare sul serio"

"Non mi devo fidanzare con nessuno, servono solo risposte sul piano concreto". Lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera la leader di +Europa Emma Bonino, parlando delle alleanze tra i diversi partiti del centro in vista delle prossime elezioni europee. Le risposte che cerca si chiamano "Stati Uniti d’Europa" e saranno il centro di una manifestazione che il partito ha lanciato il prossimo 24 febbraio per capire chi vuole lottare per questo obiettivo: "Abbiamo invitato tutti: Carlo Calenda, Matteo Renzi, Elly Schlein, Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni. Tutti quei partiti che si definiscono liberali e progressisti e che come noi credono in un rafforzamento del federalismo europeo, a prescindere dalle alleanze per le elezioni. Noi riteniamo che questo debba essere un obiettivo quanto più largo e condiviso possibile. Noi apriamo la porta in nome di una battaglia chiara e netta, poi vediamo chi ha voglia di fare sul serio". 

 

 

L'obiettivo è quello di "dare vita a una piattaforma delle forze che nel Parlamento europeo vorranno impegnarsi per superare i veti e gli egoismi nazionali per rafforzare l’idea del federalismo europeo" e, in attesa della risposta dei leader dei partiti, Bonino dice che hanno già confermato il loro supporto alcune "personalità esterne: tra gli altri, Carlo Cottarelli, Guy Verhofstadt, Gian Domenico Caiazza". Le alleanze, secondo lei, "si creano su obiettivi e proposte comuni, non basta allearsi o coalizzarsi contro qualcuno come oggi va tanto di moda. Mi pare che a sinistra oltre al salario minimo si sia fatto poco per creare convergenze", continua la leader. Convergenze che si possono trovare anche in altri temi: "Dalla difesa della democrazia ai diritti civili. La lotta per la riduzione del debito pubblico, quella per il cambiamento climatico. Insieme potremmo anche lottare per un’Italia libera dalle corporazioni, dagli accentramenti di potere, dalle mafie", dice sempre Bonino.

 

 

Bonino poi guarda alla sua sinistra e sul Pd si augura "che Schlein sabato voglia partecipare alla nostra convention", ma usa parole meno accomodanti nei confronti del movimento presentato da Michele Santoro: "Credo che alla parola “pace” debba sempre seguire la parola “giusta”. Ovvero democrazia, libertà e Stato di diritto. Se per pace intendiamo la resa di un popolo a un invasore allora la pensiamo diversamente". Su un suo eventuale ruolo alle prossime elezione europee Bonino chiosa: "Qui non si tratta di una candidatura di questo o di quello. C’è una battaglia da fare: o l’Europa si sveglia e si unisce davvero o diventa irrilevante nel mondo e noi con lei. E chi ha scelto me e il partito lo sa". 

 

 

Di più su questi argomenti: