8 marzo
Meloni sulla festa della donna: "Riflettere sulle sfide da affrontare"
Dalla presidente del Consiglio al ministro del Lavoro Marina Calderone. L'8 marzo della politica italiana (e non solo)
"La festa della donna non è solo un giorno di celebrazione, ma un'occasione per riflettere sulle conquiste raggiunte e sugli obiettivi ancora da perseguire. Grazie al supporto di politiche concrete messe in atto dal nostro Governo, abbiamo promosso l'occupazione femminile, i cui risultati - certificati dai dati Istat - ci rendono particolarmente fieri". Lo ha dichiarato la premier Giorgia Meloni su X in occasione dell'8 marzo, la festa delle donne. "Tuttavia, non possiamo fermarci qui", ha proseguito Meloni. "Siamo consapevoli che ci sono ancora sfide da affrontare e continueremo a lavorare con determinazione per garantire alle donne un futuro migliore in cui possano realizzare pienamente il loro potenziale, senza dover scegliere tra vita e lavoro. Un grazie a tutte le donne per come dimostrano, ogni giorno, il loro impegno, la loro determinazione e la loro infinita capacità di fare la differenza nella società".
Le sfide accennate dalla premier sono quelle spiegate dal ministro del Lavoro Marina Calderone che, in un'intervista a Il Sole 24 ore, ricorda: "Poco più di metà delle donne italiane hanno un lavoro. Una proporzione che è ancora molto lontana dall'alta occupazione femminile, soprattutto del nord Europa. È un problema di giustizia sociale e una priorità del governo da affrontare". Anche Calderone torna sui dati Istat citati da Meloni e precisa che quei numeri "inidicano un'inversione di tendenza che va rafforzata. Ma per la mia esperienza i numeri rappresentano solo una parte del problema. Guardo anzitutto alla qualità e sostenbilità del lavoro. Non mi interessa il "lavoro comunque" ma il lavoro buono e stabile che rende le donne indipendenti".
Sulle difficoltà di organizzazione del lavoro che spesso penalizzano le donne Calderone spiega: "Dobbiamo emanciparci dall'idea sbagliata che la conciliazione sia una questione solo al femminile. L'ostacolo maggiore inoltre non si manifesta solo nel momento in cui una donna inizia a lavorare ma anche in seguito, con gli avanzamenti di carriera e la premialità". A tal proposito, tra le possibili azioni del governo per intervenire sul gap occupazionale il ministro dice: "Stiamo lavorando per inserire nel programma europeo giovani donne e lavoro misure per valorizzare le donne nel mercato del lavoro e ridurre i fattori discriminatori, un'azione che intendiamo condividere con le regioni".
In occasione della giornata internazionale delle donne su X è intervenuta anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. "L'Europa ha contribuito alla parità di genere", ha scritto. "Per la trasparenza salariale, più donne nei consigli di amministrazione e libertà dalla violenza. Ma il percorso verso la piena uguaglianza è ancora lungo. Richiede attenzione e impegno ogni giorno. E da ognuno di noi".
A farle eco, gli auguri della presidente del parlamento europeo Roberta Metsola che in un video su X ha voluto celebrare le donne che "hanno cambiato il mondo".
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