il dibattito
Schlein e Conte all'attacco di Meloni: gli interventi alla Camera
I due leader dell'opposizione intervengono durante in dibattito in Aula. La segretaria dem: "Incoerente su tutto". Il leader grillino: "Secondo lei il problema degli italiani è la mia pochette o il suo elmetto?"
"Presidente, mi rivolgo a lei direttamente: in vista del prossimo Consiglio europeo la invito, per il bene dell'Italia, a fare un bagno di umiltà e di realtà". Si apre così l'intervento del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte alla Camera, nel corso del dibattito parlamentare dopo le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito al prossimo Consiglio europeo previsto per domani a Bruxelles. In Aula era presente anche la segretaria del Pd Elly Schlein, attesa poi nel pomeriggio a Bruxelles.
A loro si è rivolta Meloni nel corso del suo intervento con una provocazione: "Ragazzi vi vedo sempre un po’ nervosi...", ha detto riferendosi alle proteste dell'Aula durante il suo discorso, "non vi sono particolarmente simpatica, questo mi è evidente".
La risposta dei due leader dell'opposizione non si è fatta attendere. "Vede il disastro economico che hanno prodotto le sue misure? Vede i rincari che sono costretti a subire i cittadini? In tutto questo lei poi cosa fa? Viene in Parlamento a fare battute sulla mia pochette?", chiede il leader dei cinque stelle intervenendo in Aula. "Si rende conto che ieri un senatore del suo partito si è permesso di fare una battuta omofoba e degradante sul presidente Macron? È questa la vostra politica estera? Cos'è? Un copione comico? Lei è il presidente del Consiglio o la capa di una commedia? Secondo lei il problema degli italiani è la mia pochette o l'elmetto che si è messa in testa e che ha messo all'Italia?", chiede Conte.
"Ogni volta che lei cambia opinione fa fare un passo avanti al suo partito, e ora che è al governo anche all'Italia", ha detto invece Schlein riferendosi ai messaggi della premier del 2018 a sostegno dell'elezione di Vladimir Putin in Russia. "Le rivolgiamo un appello – ha proseguito – ci ripensi sul salario minimo, sui tagli alla sanità, su Opzione donna e anche sul premierato, non vada avanti su una riforma che toglie potere ai cittadini. Cambi idea anche sullo scellerato progetto della Lega sull'autononomia differenziata, non si è mai vista una autoproclamata patriota che spacca l'Italia in due penalizzando le regioni che fanno già più fatica".
Conte si è invece concentrato sulla politica estera del governo Meloni: "Ci racconta di un'Italia che vince e che ha acquistato credibilità nel mondo. Noi vediamo invece che arriva sempre ultima", affonda Conte citando svariati esempi di classifiche non rosee per Roma. "Che dire ad esempio del capolavoro economico che ha realizzato in Europa?", chiede, riferendosi al Patto di stailità: "Lei di questo 'pacco di stabilità' non ne vuole parlare perché ci sono le elezioni europee. Ma gli italiani presto o tardi se ne accorgeranno".
Sulla guerra in Ucraina Conte ha poi detto: "A distanza di due anni, cosa ne è della scommessa sulla vittoria militare sulla Russia? Tutte le previsioni presentate da lei si sono rivelate fallimentari. Cosa abbiamo prodotto con questa la strategia? Morti, distruzioni, indebitamento degli italiani perché si continuasse a inviare armi a oltranza". E ha aggiunto: "Lei cosa ci ha guadagnato come premio? Un bel bacio sulla testa da parte di Joe Biden per la fedeltà paternalista promessa a Washington. Si presenta senza soluzioni. Non vuole mandare truppe Nato in Ucraina, non vuole dialogare con Vladimir Putin e non è per impegnarsi a trovare un negoziato di pace. Si è vantata della sua coerenza, ma senza soluzioni della sua coerenza noi che ce ne facciamo?".
"Da tempo sosteniamo la necessità di un grande e incisivo sforzo diplomatico dell'Unione europea e del governo italiano per isolare la Russia, fermarne l'aggressione e aprire la strada strada ad un negoziato che dovrà avere come risultato una pace giusta e duratura, per restituire agli ucraini pace e libertà Questo sforzo, perà, da parte del vostro governo non è stato e non è sufficiente", ha detto invece Schlein.
Il leader dei 5 Stelle ha infine parlato della guerra in medio oriente definendo Gaza "una carneficina" e chiedendo di porre fine alla guerra. Schlein ha ricordato Giulio Regeni e il viaggio di domenica scorsa della premier: "Quando va in Egitto pretenda da al Sisi gli indirizzi dei 4 assassini che hanno ucciso un ricercatore italiano, un ricercatore europeo, questo dovrebbe chiedere ad al Sisi".
Il dibattito in aula