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l'uscita

Ora anche il capogruppo Romeo lo ammette: "La Lega ha perso identità"

Redazione

"Io non sono uno di quelli che dicono che va sempre tutto bene", analizza il presidente dei senatori leghisti, che si candida a segretario della Lega lombarda. Intanto Meloni avverte Salvini. "Guai a divedere il centrodestra"

"Io non sono uno di quelli che dicono che va sempre tutto bene. Dobbiamo da una parte recuperare sicuramente un po' dell'identità che abbiamo perso negli ultimi anni con il governo di unità nazionale, in cui abbiamo pagato a caro prezzo il nostro spirito di sacrificio per il bene nazionale". L'ammissione delle difficoltà attraversate dalla Lega arriva questa volta anche dal capogruppo al Senato Massimiliano Romeo. In un'intervista al Corriere della Sera il presidente dei senatori leghisti lo dice in chiaro: "Dobbiamo puntare a far emergere maggiormente quei temi che segnano la nostra storia: autonomia, fisco, pensioni, sicurezza, tutela della proprietà privata". Una piccola strigliata a Matteo Salvini, che nel frattempo, nel tentativo di continuare con la costruzione di un progetto nazionale, si ritrova sempre più isolato. Sia in Italia che in Europa. 

Salvini negli ultimi giorni, soprattutto in seguito alla reunion dell'Internazionale sovranista di sabato a Roma, ha ripreso a tirare bordate verso gli alleati. Tanto che ieri gli hanno risposto sia il vicepremier Antonio Tajani ("Quello non è il mio linguaggio). Sia la stessa premier. "Tutti sanno qual è la strategia che ho in Europa e che do per scontato sia condivisa da tutta la coalizione: portare la maggioranza di centrodestra anche in Europa. È un errore dividere o far prevalere la campagna elettorale, rilanciando ipotesi di divisioni del centrodestra. È l’unico favore che si può veramente fare alla sinistra", ha detto Meloni in visita in Basilicata per la firma di un patto di coesione. Parole che Romeo commenta in questo modo: "In Europa vogliamo evitare che i Socialisti europei continuino a governare, c'è bisogno di tutti. È un ragionamento pragmatico che va nella direzione di unire tutto il centrodestra. Non certo di dividerlo. La forza del centrodestra è sempre stata la presenza di sensibilità differenti, che sono sempre state una ricchezza dell'alleanza e non un limite". 

Fatto sta che il capogruppo al Senato fornisce anche un altro elemento di novità. Perché dicendo che "la Lega da sempre ha una forte connotazione territoriale e per questo credo che rafforzare il partito nei territori sia cruciale", spiega proprio di volersi "candidare alla guida della Lombardia nel congresso regionale". Ovvero il congresso che Salvini tiene in freezer da anni per la paura di perdere il controllo della Lega lombarda.

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