Alla Camera
Giorgetti: "Nessun potere del Mef nell'eventuale cessione dell'Agi ad Angelucci"
Il titolare dell'Economia: "Il ministero pur detenendo una quota in Eni non ha potere sulle decisioni di natura gestionale. Durante il mio mandato non c'è stata e non ci sarà alcuna influenza". Provenzano (Pd): "È sua responsabilità non permettere la vendita in un coacervo di conflitti d'interessi"
"Il ministero dell'Economia e delle Finanze non è l'autorità deputata a rispondere a questa domanda". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, intervenendo in un question time alla Camera e rispondendo a proposito delle ipotesi di cessione dell'agenzia di stampa Agi dall'Eni all'imprenditore e deputato leghista Antonio Angelucci. "Pur detenendo il Mef una quota in Eni – ha ricordato il ministro –, a tale partecipazione non corrisponde nessun potere sulle decisioni di natura gestionale". Giorgetti ha quindi aggiunto che sulla "presunta" cessione dell'Agi "non c'è stata e non ci sarà nessuna influenza nel corso del mio mandato, ma non potete chiedermi delle garanzie a proposito del passato e del futuro". E poi anche che "in senso stretto il Mef come azionista dell'Eni non ha un interesse a detenere alcuna forma di partecipazione in un'agenzia di stampa, al limite, potrebbe esigere la massimizzazione del valore economico in merito a una eventuale alienazione". In sostanza, quindi, il titolare del Mef ha confermato i retroscena che davano il ministero come all'oscuro di questa operazione, che sarebbe invece stata concordata direttamente con Palazzo Chigi.
Alle parole di Giorgetti ha replicato il deputato del Pd Giuseppe Provenzano: "Ministro, dica qualcosa di liberale. E' un'operazione politica passata sopra la sua testa che la farà passare come l'autore della svendita di un pezzo di democrazia di questo paese. Non le chiediamo di interferire ma di esercitare la sua responsabilità. E' sua responsabilità non permettere una vendita in un coacervo di conflitti d'interessi", ha notato il responsabile steri dem. Facendo riferimento all'appartenenza tra le file della Lega di Angelucci.