Matteo Salvini - foto via Getty Images

La scheda

Cosa prevede la "pace edilizia" annunciata ieri da Salvini

Redazione

Si tratta di una maxi sanatoria per immobili e abitazioni che riguarderà piccole modifiche interne alle case e che punta a superare la "doppia conformità". Il vicepremier la vuole già a maggio, ma Meloni: "Non ho letto il testo". E Tajani: "Per noi un condono non si può fare"

Nella giornata di ieri il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato che i tecnici del Mit sono al lavoro per introdurre in Italia la "pace edilizia". Entro pochi mesi il vicepremier ha fatto sapere che sarà introdotta una legge per "sanare tutte le difformità interne alle abitazioni che stanno bloccando milioni di italiani e di immobili che potrebbero essere tranquillamente rimessi sul mercato liberando gli uffici comunali da migliaia di pratiche che si accumulano da 40 anni".
 

Una maxi sanatoria che punta a "regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l'80 per cento del patrimonio immobiliare italiano". L'approvazione dovrebbe arrivare a maggio, e sulla formula d'introduzione (decreto legge o emendamento al decreto Superbonus) si attende il via libera da Palazzo Chigi. Ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto sapere di non aver letto la norma in lavorazione, ma che "se si tratta di sanare piccole difformità, tipo alzare un tramezzo per fare due stanze, se è questo, è ragionevole".
 

Mentre l'altro vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani questa mattina ha commentato così: "Per quanto ci riguarda non si può fare un condono, però si possono sanare alcune cose che non provocano alterazioni sostanziali. Se va nella nostra direzione la proposta della Lega, bene, si può depositare lì al Senato, non conosco assolutamente il testo, non l'ho visto. Lo valuteremo quando verrà presentato".

 

Cosa prevede la "pace edilizia"

Tutte le misure sono state pubblicate direttamente sul sito del ministero dei Trasporti. Secondo quanto riporta la nota, si potranno sanare le "difformità di natura formale, legate alle incertezze della disciplina vigente" e le "le difformità edilizie interne, riguardanti singole unità immobiliari dove i proprietari hanno apportato lievi modifiche (tramezzi, soppalchi, eccetera)". Si tratta di regolamentare quelle modifiche non strutturali che permettono una riorganizzazione interna degli spazi.
 

Poi ancora, prosegue la nota, sarà possibile regolarizzare "le difformità che potevano essere sanate all’epoca dei lavori, ma non oggi a causa del requisito della 'doppia conformità', che non consente la sanatoria per moltissimi interventi. Con questo passaggio il Mit vuole superare gli stalli in corso a causa del requisito di "doppia conformità". Allo stato attuale delle cose, per regolamentare un immobile abusivo o privo di permessi, è necessario che l'immobile sia non solo conforme alle regole attuali, ma anche a quelle in vigore nel periodo in cui è stato materialmente realizzato.

 

Un ostacolo importante che causa molti stalli e che il ministero mira a superare. Questa sanatoria permetterebbe di "mettere in regola anche i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee", spiega ancora la nota del ministero. L'obiettivo di questa legge è duplice: da un lato - dice il Mit - si vuole "tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa". Dall'altro, occorre "deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie. Alla luce della semplificazione e dell’efficienza amministrativa si è previsto anche di intervenire sulle procedure amministrative per garantire ai cittadini risposte certe in tempi certi".

Di più su questi argomenti: