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La Lega continua a tessere legami con Trump: "Sarò a Washington per incontri con gli amici Maga", dice Borghi

Redazione

Salvini ha già da tempo scommesso sul ritorno alla Casa Bianca del Tycoon: "Spero che torni a governare", ha detto solo pochi giorni fa. E la settimana prossima il suo senatore andrà negli Stati uniti

Ancora Donald Salvini. La Lega continua a scommettere su Trump. E se il leader Matteo Salvini non perde occasione per celebrare le vittorie alle primare repubblicane del Tycoon, la prossima  settimana sarà il turno di Claudio Borghi. "Sarò a Washington per il Parliamentary meeting e per incontri con gli amici MAGA", ha annunciato il senatore su X.  
 

 

Sarà probabilmente l'occasione per tessere rapporti e relazioni. Non è un mistero d'altra parte che il Carroccio abbia scommesso sul ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, una possibilità che i sondaggi continuano ad avvalorare. “Speriamo a novembre ci sia un cambiamento anche a Washington", ha detto Salvini pochi giorni fa, concludendo un convegno sull'autonomia a Torino. Perché, spiegava ancora il ministro delle Infrastrutture "la pace passa attraverso un cambiamento dell’Europa e negli Usa" e “guarda caso ogni amministrazione democratica e di sinistra a Washington coincide con periodi di guerra, mentre con le amministrazioni repubblicane ci sono periodi di pace. Spero che torni a vincere e a governare Trump".

A Marzo invece, in occasione di  Winds of change – un evento organizzato Roma e legato a Identità e democrazia, il gruppo europeo di cui fa parte la Lega – tra gli ospiti c'era anche Vivek Ramaswamy. Inizialmente candidato alle primarie, si è poi ritirato annunciando il sostegno a Trump. Ramaswamy è quotato per un ruolo di peso nel caso in cui, tutt'altro che impossibile, i repubblicani dovessero davvero tornare a guidare gli Stati Uniti. "Credo che Salvini sia un uomo simbolo di coraggio. Tutti coloro che hanno parlato qui oggi, ma lui soprattutto, non hanno paura di dire in pubblico quello che pensano davvero", aveva detto il politico trumpiano a margine dell'evento di Roma sottolineando il supporto della Lega  per The Donald. 
 

Settimana prossima i rapporti potranno essere ulteriormente rinfocolati. Per il Carroccio sostenere Trump rappresenta anche un modo per distinguersi dagli alleati di governo, spostandosi più a destra e approfittando del fatto che almeno pubblicamente (in privato è un'altra storia) la premier Meloni, come impongono le ragioni istituzionali, non può esporsi. La campagna elettorale per le europee (e non solo) passa anche da questi posizionamenti.

 

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