polemiche sindacali
L'attacco di Sbarra a Landini sullo sciopero: "Da lui demagogia incendiaria"
Ieri il segretario della Cgil aveva accusato la Cisl di non scioperare nemmeno "davanti ai morti". La replica: "Frasi gravi. Occorre responsabilità"
Non ha aderito allo sciopero generale indetto ieri da Cgil e Uil e lo rivendica. Ma non solo: il segretario della Cisl Luigi Sbarra si scaglia contro Maurizio Landini, segretario della Cgil, che ieri aveva accusato il "sindacato bianco" di non scioperare "nemmeno davanti ai morti", visto che la mobilitazione era stata indetta dopo le morti nell'incidente di Suviana. "Una frase di un'infelicità unica", le definisce Sbarra in un'intervista concessa a Libero. Nel quale elenca le ragioni per cui questo tentativo di dividere il fronte sindacale è pericoloso: "Tutto serve al paese tranne questa demagogia incendiaria, questo populismo che arroventa il clima nelle fabbriche e nelle comunità lavorative. Occorre responsabilità: la vertenza sulla sicurezza e contro le morti sul lavoro deve unire politica, istituzioni e parti sociali, non mettere contro i lavoratori", dice Sbarra.
Rispedendo al mittente l'accusa di aver disertato la mobilitazione, il segretario della Cisl ricorda che il suo sindacato ha "manifestato e scioperato a Bologna subito dopo la strage di Suviana con astensione di 4 ore a livello nazionale nell'azienda Enel, in tutte le categorie del privato per la Provincia di Bologna e con un presidio di lavoratori davanti alla sede dell’Enel". Questo anche perché "meno di un mese fa i nostri sindacati di categoria avevano lanciato un allarme sulle eccessive esternalizzazioni in quel gruppo". L'unità con le altre sigle, comunque, si è ricomposta sul nodo Stellantis, visto che oggi tutti i sindacati metalmeccanici sono scesi in piazza per chiedere chiarezza sugli investimenti dell'azienda. "Basta con le promesse o i discorsi fumosi. Ora vogliamo vedere i fatti", analizza Sbarra.