Verso le elezioni
Cecilia Del Re annuncia la candidatura a sindaca di Firenze dopo la rottura col Pd
Nel comunicato si legge: "Non abbiamo dietro di noi Renzi, Nardella o i partiti della destra ma persone che chiedono di essere ascoltate e di sentirsi parte di un progetto. Oggi a Firenze c’è bisogno proprio di ascolto e partecipazione". Sfida lanciata
“Corriamo senza paracadute né padrini politici, per una città pubblica che sappia pensare in grande". Si apre così il comunicato con cui Cecilia Del Re, ex Pd ed ex assessore della giunta di Dario Nardella, annuncia la propria candidatura alle elezioni comunali fiorentine dell'8 e 9 giugno 2024. La scelta di correre in autonomia arriva alla conclusione dello scontro con il Partito democratico, con il conseguente distacco e la nascita di Firenze Democratica, e la segretaria Elly Schlein, che aveva deciso per la scelta diretta di un candidato, quella di Sara Funaro, senza passare per le primarie che invece Del Re esigeva e a cui intendeva partecipare (per il centrodestra, il nome sarà quello dell'ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt).
"Doveva essere l’anno di una convenzione democratica come fu fatto ai tempi di Primicerio: era il momento giusto per provare a tenere insieme più anime di una sinistra che negli ultimi anni ha subito scissioni, a fronte invece di una destra che è cresciuta tanto da essere oggi al governo del paese e di sette capoluoghi su dieci in regione Toscana. Ma non si è voluto fare, nonostante gli appelli molteplici da parte di tante forze della sinistra e del centro sinistra, che vanno da Montanari a Saccardi", dichiara la candidata sindaca. Che aggiunge: "Noi abbiamo dialogato con le altre forze civiche e politiche del centro sinistra, cercando un’intesa sui punti comuni. E ringrazio chi, come l’Associazione 11 agosto, ha dimostrato uguale propensione al confronto, al dialogo, alla mediazione. L’operazione non è andata in porto a causa di qualche veto e assenza di troppo, ma quel laboratorio politico mantiene la sua validità. Anzi, lo è ancora di più in vista dei prossimi appuntamenti elettorali”.
Del Re passa poi all'attacco, insistendo sulla candidatura svincolata da altri partiti e forze politiche: “Siamo gli unici davvero civici perché non abbiamo un paracadute alle spalle: non corriamo mentre siamo assessori che tagliano nastri, vicepresidenti di regione o direttori di musei in aspettativa. Non abbiamo dietro di noi Renzi, Nardella o i partiti della destra. Abbiamo persone che chiedono di essere ascoltate e di sentirsi parte di un progetto. C’è bisogno proprio di queste due cose oggi a Firenze: ascolto e partecipazione. Per costruire una città che sia pubblica, ecologista, metropolitana e accessibile a tutte e tutti”.