il caso
Corruzione, ai domiciliari il presidente della Liguria Toti. L'avvocato: "È sereno. No dimissioni"
Nell'inchiesta della Dda di Genova e della Guardia di Finanza su un presunto giro di tangenti sono coinvolti anche l'ad di Iren Paolo Emilio Signorini e l'imprenditore portuale Aldo Spinelli. L'operazione arriva a un mese dalle elezioni europee. Sangiuliano: "Sono garantista". Il sindaco di Milano Sala: "Difficile commentare. Con lui ho un rapporto personale"
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti da questa mattina è agli arresti domiciliari, nell'ambito di un'operazione portata avanti dalla Direzione distrettuale antimafia di Genova e dalla Guardia di Finanza. L'accusa nei confronti del governatore è quella di corruzione.
Oltre a Toti è finito agli arresti domiciliari, sempre con l'accusa di corruzione, anche l'imprenditore portuale Aldo Spinelli, in passato presidente delle squadre di calcio del Genoa e del Livorno. Mentre è stato sottoposto a custodia cautelare in carcere l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, oggi amministratore delegato della multiutility Iren. Anch'egli è accusato di corruzione.
Il ministro Nordio: "Perplesso dalla custodia cautelare di Toti"
"Questa mattina ero a Napoli, ho saputo di questa cosa in automobile, non conosco gli atti e da garantista penso sempre alla presunzione di innocenza. Mi è sembrato di capire che si tratta però di fatti che risalgono ad alcuni anni fa e che l'inchiesta non è nata oggi ma tempo addietro. Ho esercitato 40 anni da pubblico ministero e raramente ho chiesto provvedimenti di tutela cautelare dopo anni di indagini, tenuto conto che il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e la reiterazione del reato sono motivi per cui si può arrestare e dopo tanti anni dall'evento che si è verificato e dalle indagini" è difficile che "possano ancora sussistere. Detto questo, non conoscendo gli atti ripeto la mia fiducia nella magistratura e nella presunzione di innocenza. Le mie perplessità non sono mai sul momento in cui scatta il provvedimento cautelare rispetto all'imminenza delle elezioni anche perché in Italia si vota molto spesso, se ho delle perplessità tecniche riguardano una misura rispetto al tempo in cui è stato commesso il reato ed è iniziata l'indagine". Lo dice il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine degli Stati Generali dei commercialisti, rispondendo a una domanda sull'inchiesta che ha coinvolto il presidente della Liguria, Giovanni Toti.
L'avvocato di Toti: "Conta di poter spiegare tutto. Non si dimetterà"
"Ho parlato con il presidente, il mio assistito è sereno e conta di spiegare tutto", ha detto in mattinata l'avvocato di Toti, Stefano Savi uscendo dall'appartamento assieme al governatore e alla Guardia di finanza. Il presidente della Liguria, ha detto Savi "continuerà a lavorare. Come abbiamo potuto vedere fino a questo momento sono tutti fatti a cui possiamo dare una spiegazione nell'ambito di una legittima attività di amministrazione per l'interesse pubblico. Non si parla di dimissioni. Si sospende dalla funzione e poi vedremo cosa succede. Il processo è ancora tutto da fare. Vediamo gli atti, li leggiamo e cerchiamo di capire come costruire gli elementi difensivi nel miglior modo possibile", ha aggiunto l'avvocato. Spiegando pure che "il presidente è sereno e tranquillo. Vuole affrontare il procedimento spiegando tutto nel dettaglio".
Le altre persone coinvolte nell'indagine di Genova
L'indagine si concentra su un presunto sistema di mazzette e tangenti, con pagamenti elargiti dagli imprenditori nei confronti di Toti per superare alcuni ostacoli a livello di concessioni, per esempio nel settore edilizio o all'interno del Porto di Genova, Oltre a Toti, Spinelli e Signorini, anche altre nove persone sono state raggiunte da misure cautelari, tra cui anche il capo di Gabinetto di Toti in Regione, Matteo Cozzani, a cui viene contestato il reato di corruzione elettorale (in concorso con il presidente Toti). A Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga, viene contestata la corruzione nei confronti di Toti.
L'operazione è stata portata avanti questa mattina, ha reso noto la procura della Repubblica di Genova. Sono ancora in corso perquisizioni, anche all'interno della sede della Regione Liguria, in piazza De' Ferrari. Nei confronti degli imprenditori coinvolti è stato disposto anche un sequestro pari a circa 570mila euro. Gli arresti arrivano a poco più di un mese dalle elezioni europee. E nel periodo conclusivo del secondo mandato di Toti, che è presidente dal giugno 2015.
Intanto la commissione parlamentare Antimafia, presieduta dall'onorevole Chiara Colosimo, ha chiesto alla procura gli atti dell'inchiesta.
Le reazioni della politica
Sull'inchiesta della Dda di Genova sono arrivate le prime reazioni del mondo della politica. "Non ne so nulla e sono molto rispettoso dell'autonomia e indipendenza della magistratura'', ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Che si è detto garantista, perché "è nello spirito della nostra Costituzione''.
"Abbiamo fiducia nella magistratura e siamo garantisti, sempre: siamo certi che il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti saprà dimostrare la sua innocenza", ha detto il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.
"Sono assolutamente sconcertato. Sono assolutamente stupito. Sono assolutamente garantista come nei confronti di tutte le persone che sono sottoposte a ogni tipo di indagine. In questo caso poi conoscendo Giovanni lo ritengo una persona assolutamente seria, per bene, onesta, per cui lo sconcerto è ancora maggiore", ha commentato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. "È una notizia triste, la frase di rito è aspettiamo che la magistratura faccia il suo corso perché dobbiamo rispettare le decisioni della magistratura. Ho una sola riflessione: se fosse confermato che si tratta di fatti del 2020, un arresto a 25 giorni dalle elezioni europee…Onestamente, a distanza di 4 anni, che cambiava un mese prima o un mese dopo le elezioni? Questa cosa mi lascia pensare", è invece il giudizio di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.
Diversa la posizione di Giuseppe Conte che invita Toti "a trarre le conseguenze per tenere le istituzioni al riparo. L'inchiesta è appena uscita, ci sono fatti precisi e gravi accuse”. Sul caso si è espresso anche il sindaco di Milano Beppe Sala. "È difficile commentare anzi direi che non si può. Io Toti lo conosco bene e l'ho visto anche di recente in Liguria, con lui ho anche un rapporto personale quindi al di là di questo come si fa a commentare una cosa del genere?", ha detto Sala ai cronisti.
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