Il sondaggio
I sondaggi in vista delle Europee: Meloni al 27 per cento, il Pd cresce. Testa a testa FI-Lega
Cosa dicono le intenzioni di voto prima del voto di giugno. Fratelli d'Italia resta stabile, mentre Elly Schlein vede aumentare i consensi
Le elezioni europee sono ormai alle porte, si vota l'8 e il 9 giugno. Il sondaggista Renato Mannheimer, ospite ieri a Piazza Pulita su La7, ha presentato una fotografia della situazione, commentando in diretta i dati relativi a ciascun partito in corsa emersi dal suo ultimo sondaggio. Le intenzioni di voto si riferiscono al periodo compreso tra gennaio e maggio di quest’anno: Fratelli d’Italia resta stabile, vantando un 27,6 per cento che riconferma la fiducia della maggioranza degli italiani verso il governo di Giorgia Meloni. Interessante invece la posizione del Partito democratico, che nell’arco dei tre mesi è cresciuto di 1.3 punti percentuali, assestandosi sul 20,5 per cento. Per la segretaria Elly Schlein potrebbero quindi prospettarsi risultati incoraggianti a Bruxelles, che andrebbero a ribaltare le polemiche interne al partito delle scorse settimane che l’avevano interessata. Bene anche il Movimento 5 stelle, che nell’ultima settimana cresce di un punto percentuale, e che vede anche aumentare la fiducia degli elettori nei confronti del leader Giuseppe Conte.
Lato centrodestra, invece, è un testa a testa tra Forza Italia e la Lega di Matteo Salvini, che pochi giorni ha aveva annunciato anche la candidatura del generale Vannacci. FI cresce infatti di 1,5 punti percentuali rispetto a gennaio, strappando un buon 8,7 per cento, rosicchiato forse alla Lega che al contrario perde lo 0.9 per cento di consensi nello stesso arco temporale.
In seconda fascia si trovano Stati Uniti d’Europa, che viaggia sul 4.7 per cento, cui seguono Alleanza Verdi e Sinistra con il 4,2 per cento e Azione con il 4 per cento. Per le tre galassie partitiche l’obiettivo principale sarà cercare di rimanere sopra il 4, soglia di sbarramento necessaria per ottenere seggi al Parlamento europeo. Ultimi arrivano Michele Santoro (Pace, terra dignità) e Marco Rizzo (Democrazia Sovrana a Popolare), che erano riusciti in extremis a raccogliere le firme, i quali si assestano rispettivamente al 2 e a 1,9 punti percentuali.
Mannheimer ha infine presentato un altro sondaggio concernente la fiducia verso l’attuale classe politica e la magistratura, dal quale emergono dati abbastanza scoraggianti. L’80 per cento del campione ammette infatti di non riporre fiducia nell’attuale classe dirigente - probabilmente anche a causa della vicenda Toti di questi giorni - e solo il 40 per cento sostiene di fidarsi dell’operato della magistratura.