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Ilaria Salis andrà ai domiciliari: accolto il ricorso dalla corte di Budapest

Redazione

L'insegnante italiana, candidata alle europee da Alleanza verdi sinistra, uscirà dal carcere ungherese in cui è detenuta da 15 mesi con l'accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Tajani: "Stiamo facendo di tutto anche per farla votare alle elezioni europee"

E' stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese il ricorso presentato dai legali di Ilaria Salis che può quindi uscire dal carcere e andare ai domiciliari a Budapest. "Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare", ha commentato parlando con l'Ansa Roberto Salis, il papà dell'insegnate detenuta da 15 mesi in Ungheria con l'accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra . "Non è ancora fuori dal pozzo - ha aggiunto ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo". 

La notizia è stata confermata anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso di un question time alla Camera. "Soddisfazione" ha espresso anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Parlando con i cronisti a Piazza Montecitorio, Tajani ha poi aggiunto: "Stiamo facendo di tutto anche per farla votare alle elezioni europee. L'Italia ha sempre lavorato sottotraccia e quando si lavora sottotraccia e non si suonano i tamburi i risultati si ottengono".

 

Proprio ieri Salis aveva ricevuto in carcere la visita di Nicola Fratoianni, leader di Alleanza sinistra verdi, il partito che ha deciso di candidarla alle prossime elezioni europee. "L'ho vista in carcere: è fiduciosa e determinata per questa campagna elettorale", ha detto parlando con il Foglio Fratoianni. "Finalmente questa donna esce fuori da un incubo", ha commentato invece Angelo Bonelli, che sarà a Budapest da Salis lunedì prossimo. 

 

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