Il voto
Il Senato dà il via libera al decreto legge Superbonus. Tajani: "Perplessi, ma resta la fiducia nel governo"
L'aula approva il decreto legge su cui il governo ha posto la fiducia. Ora il testo passa alla Camera. Rimandate Sugar e Plastic Tax. Forza Italia non tradisce la maggioranza
L'aula del Senato ha dato il via libera al decreto legge Superbonus, sul quale il governo ha posto la fiducia: 101 sì, 64 contrari e nessun astenuto. Ora il testo del provvedimento passa alla Camera. Dopo le tensioni che ha generato nei giorni scorsi all'interno della maggioranza, anche Forza Italia ha votato per l'approvazione del decreto, nonostante fosse contraria alle novità introdotte dall'emendamento presentato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. "Siamo perplessi, ma non viene meno la fiducia nel governo" ha detto il leader azzurro Antonio Tajani.
Ciò che ha creato tensioni tra Forza Italia e il ministero dell'Economia è stata la volontà di Giorgetti di spalmare i crediti del Superbonus su 10 anni con una norma retroattiva. Il Mef ha introdotto il cosiddetto meccanismo "spalma-detrazioni" da quattro a dieci anni per le spese legate ai bonus edilizi sostenute dal 1 gennaio 2024: per questa ragione si tratta di una norma retroattiva che, come ha commentato Tajani, non trova precedenti nel sistema normativo italiano.
Tra le altre cose, è previsto anche lo stop da gennaio 2025 alla compensazione per le banche dei crediti da bonus edilizi con i contributi Inps e Inail. Introdotta, poi, su input del parlamentare leghista Massimo Garavaglia, la possibilità di controlli anti-frode da parte dei comuni che potranno trattenere nelle casse fino al 50 per cento di quanto recuperato. Il testo inoltre ha prorogato dal 1 luglio 2024 al 1 luglio 2026 l'entrata in vigore della "Plastic Tax" e, sulla spinta di emendamenti di maggioranza e di opposizione (FdI, Lega, FI e Iv), si è spostata l'entrata in vigore anche della "Sugar Tax": l'entrata in vigore della tassa, che ha contribuito a creare divisioni nel governo, è rimandata dal 1 luglio 2024 al 1 luglio 2025.
"Sul Superbonus continuiamo ad avere molte perplessità e siamo contro qualsiasi ipotesi di legge retroattiva, in qualsiasi settore", ha detto ancora Tajani commentando il voto a margine di un evento a Livorno. "È una questione di principio. Non rinunciamo alla difesa dei nostri principi. Detto questo, per un emendamento che non condividiamo non viene assolutamente meno la fiducia nel governo. Abbiamo votato e lo faremo sempre la fiducia a questo governo di cui siamo parte protagonista ma continueremo sempre a dire quello che pensiamo con grande trasparenza e lealtà".