Dopo la visita in Campania
Meloni: "L'Europa non ci dica cosa mangiare. Non ho litigato con De Luca"
La premier lancia il "modello Caivano" da esportare in tutta Italia. Vuole un'Ue "diametralmente opposta a quella di oggi" . Il Sud? "Può essere l'hub energetico dell'Europa". E del Piano Mattei dice: "Una priorità del G7. In Africa si gioca il nostro futuro, dobbiamo fare la differenza"
Lancia il "modello Caivano", da esportare in tutte le periferie italiane, vuole "un'Europa diametralmente opposta rispetto a quella che abbiamo visto finora". Il sud? "Può essere l'hub energetico dell'Europa". De Luca? "Non ho litigato con nessuno". Mentre del Piano Mattei dice "l'Africa è il continente dove più che altrove si gioca il nostro futuro e dove siamo chiamati a segnare la differenza". In una intervista al Mattino, la premier Giorgia Meloni passa in rassegna i principali temi della sua azione politica, dalla visita di ieri in Campania fino alle prossime europee.
"Non ci devono più essere zone nelle quali lo stato indietreggia, sparisce, fa finta che vada tutto bene, e china la testa. Ci siamo assunti l'impegno di dimostrare che le cose possono cambiare, che non è vero che è tutto già scritto e che l’unica opzione che hai è arrenderti", dice la premier riferendosi all'inaugurazione del nuovo centro sportivo a Caivano. "Nell’ultimo decreto Coesione - rivendica - abbiamo stanziato tre miliardi di euro per le periferie di 14 città metropolitane e 39 città medie del sud. Risorse che ci consentiranno di avviare un grande programma di investimenti e di rigenerazione urbana e sociale".
Un piano che secondo la presidente del Consiglio può contribuire al riscatto del Mezzogiorno. "Noi siamo convinti che il destino del Sud non sia quello di vivere di sussidi e assistenzialismo, ma di lavoro e di sviluppo. Il meridione deve avere la possibilità di dimostrare finalmente il suo valore, anche sfruttando quegli asset strategici che finora non sono stati valorizzati. Parlo del mare. L’Italia è una piattaforma naturale al centro del Mediterraneo, un ponte tra Europa e Africa".
Ecco quindi il Piano Mattei, a cui dice sono stati destinati oltre 5 miliardi e 750 milioni. "L'Africa è tra le priorità della presidenza italiana del G7": "Noi sosteniamo da sempre la vocazione dell’Italia, e segnatamente del Sud, a diventare hub di approvvigionamento energetico dell’Europa, sfruttando al meglio la nostra collocazione strategica nel Mediterraneo", ha spiegato la premier.
Quanto alle prossime europee, e all'Ue che sarà, Meloni rivendica il suo lavoro in questi anni per costruire un'Europa diversa: "Non vogliamo, cioè, un'Europa che pretenda di imporci cosa dobbiamo mangiare, quale auto guidare, in che modo ristrutturare la nostra casa, quali abiti indossare e magari anche come scrivere e pensare. Noi vogliamo un'Europa forte e autorevole, che faccia meno ma meglio. Che si occupi, cioè, dei grandi temi, a partire dalla politica estera e di sicurezza comune, che sia protagonista negli scenari di crisi e che lasci poi tutto il resto alla sovranità e alla libertà delle Nazioni, nell'ottica di quel principio di sussidiarietà stabilito dai trattati europei".
Un passaggio dell'intervista è poi dedicato ai dissapori tra la premier e il governatore della Campania, al colorito saluto ("Sono quella stronza della Meloni") che i due si sono scambiati ieri. "Non ho litigato con nessuno", stempera i toni Meloni. "Mi limito a rispondere alle accuse infondate che vengono rivolte al Governo. L'altro ieri De Luca ha detto che saremmo andati a Caivano per fare una passeggiata elettorale, ieri ha corretto il tiro e ha detto che non si riferiva a Caivano. Meglio così. Ora mi auguro che la Regione Campania faccia la sua parte, come ad esempio sul potenziamento del trasporto pubblico tra Caivano e Napoli città"