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Via libera alla riforma della magistratura. Nordio: "Provvedimento epocale"

L'esecutivo ha approvato all'unanimità, tra le altre cose, la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. Nordio: "Resta l'indipendenza dei pm". Salvini: "Altra promessa mantenuta"

Redazione

Il Consiglio dei ministri, convocato per l'ora di pranzo, ha approvato all'unanimità la riforma della giustizia. La riunione dei ministri è durata circa venti minuti, ed era stata anticipata da un pre-vertice tra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. "È un provvedimento epocale. Resta l'indipendenza dei pm", ha commentato proprio il Guardasigilli nella conferenza stampa post Cdm. "La separazione delle carriere faceva parte del programma elettorale ed è tesi che tratto da 25 anni e attua un principio fondamentale del processo accusatorio voluto da Giuliano Vassalli, eroe della Resistenza, anche lui favorevole alla separazione che non è riuscito ad attuare, ovvero sulla differenza sostanziale tra pm e i magistrati giudicanti", ha aggiunto Nordio.

"Il governo italiano ha rispettato un altro impegno preso con gli italiani", ha commentato la premier Giorgia Meloni in un video pubblicato sui suoi canali social. "In molti hanno detto e scritto in questi mesi che non avremmo mai avuto il coraggio di presentare questa riforma, attesa da decenni: evidentemente ancora non conoscono la nostra determinazione. Quando è giusto fare qualcosa nell'interesse dell'Italia e degli italiani noi semplicemente la facciamo. Varare questa riforma, dopo 30 anni che se ne parla, è un risultato epocale", ha aggiunto.

 

"Via la politica dai Tribunali e le correnti dal Csm, separazione delle carriere fra Pm e giudici, sanzioni disciplinari ai magistrati che sbagliano. Altra promessa mantenuta", ha commentato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
 

Il testo del disegno di legge, oltre a introdurre la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, uno degli obiettivi fissati da Nordio all'inizio del suo mandato, punta alla creazione di due diverse sezioni del Csm (giudici e pubblici ministeri). Discplina l'elezione tramite sorteggio tra magistrati qualificati, per diminuire il potere delle correnti. In più prevede la creazione di un'Alta corte per la decisione sui procedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati. "Secondo noi queste tre rivoluzioni sono un ossequio all'indipendenza della magistratura, che deve essere indipendente non solo dal potere legislativo ed esecutiva, ma anche da se stessa", ha spiegato il ministro Nordio. Aggiungendo che la separazione delle carriere rende omaggio alla memoria di Giovanni Falcone.
 

Ieri l'esecutivo, attraverso il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovanosi è presentato al Quirinale per presentare la riforma al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi è arrivato l'ok in Cdm.
 

All'ordine del giorno, poi, l'esecutivo ha ratificato un accordo tra l'Italia e la repubblica dell’India sulla cooperazione nel settore della difesa, stilato lo scorso 9 ottobre e una convenzione sempre tra il nostro paese e la Francia relativa alla manutenzione ordinaria e all’utilizzo del tratto situato in territorio francese della linea ferroviaria Cuneo-Breil-Ventimiglia, stilata invece lo scorso 12 aprile.

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