dopo l'inchiesta
Toti: "Sempre agito nell'interesse pubblico". E allontana le dimissioni
Il presidente della Liguria in una lettera rivolta alle opposizioni (che domani voteranno la mozione di sfiducia): "Una spallata politica. Volete distruggere il modello Genova"
È convinto di aver anteposto "l'interesse pubblico in ogni nostra scelta" e ha la certezza "che la maggior parte dei liguri comprendano e apprezzino il cammino fatto e i risultati raggiunti dal nostro governo". Per questo Giovanni Toti, il presidente della Liguria dallo scorso 7 maggio posto agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione, non è intenzionato a dimettersi. Anzi: domani farà leggere al capogruppo della sua lista in Consiglio regionale Alessandro Bozzano una lettera che ha preparato con il preciso scopo di allontanare tutti gli spettri che avvolgono questa vicenda. E che in qualche modo si pone in antitesi con la mozione di sfiducia presentata nei confronti della sua giunta da parte delle opposizioni, e che sarà votata proprio domani. "Con questa mozione di sfiducia, le opposizioni tentano una spallata politica che non solo non riuscirà nei numeri, ma conferma tutta la propria inadeguatezza a guidare questa regione", dice lo stesso Toti nella lettera. "La vostra Liguria era una entità geografica, non una realtà amministrativa. La vostra Liguria era una terra in ombra, felice di stare un passo indietro, nella speranza che scomparendo dalla mappa politica scomparisse anche la mediocrità della sua classe dirigente. Voi non odiate le opere e i progetti in quanto tali, voi li odiate in quanto unità di misura della vostra incapacità, passata e presente. Voi volete distruggere il 'modello Liguria' che in questi anni, con la orgogliosa reazione al crollo del Morandi è stato costruito", prosegue poi sempre nella lettera.
Il presidente della Liguria ne ha parlato nelle scorse ore con il suo assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, a cui ha consegnato un documento lavorato per giorni, Cercando, almeno dal punto di vista politico, di fugare i dubbi sull'opportunità di mandare avanti il governo della Regione. "Passa le sue giornate a studiare e a scrivere. Legge tutto, custodisce in una cartellina trasparente gli articoli che possono essere utili per la sua difesa. E' molto sereno e motivato, ha studiato a lungo le carte e vorrebbe riprendere al più presto il suo lavoro al sevizio dei liguri", ha detto proprio l'assessore Giampedrone dopo averlo incontrato. Il quale ha anche spiegato che Toti "al momento non ha intenzione di dimettersi e attende di tornare nel suo ruolo per fare tutti i confronti con la maggioranza e lì decidere il cammino da continuare insieme oppure fare altri tipi di valutazioni, che comunque spettano direttamente a lui". Aggungenbdo pure che il presidente "è molto riconoscente agli alleati che lo sostengono, al presidente ad interim Piana, alla giunta e alla maggioranza per il grande lavoro che stanno portando avanti con grande compattezza. Ed è rimasto anche colpito dai tantissimi messaggi di solidarietà e appoggio che sono arrivati in queste settimane ai suoi familiari".