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Meloni: "Storture nei decreti flussi. Sì a modifiche nel rispetto della Bossi-Fini". Domani vola in Albania

Redazione

La premier ha tenuto un'informativa in Cdm sul fenomeno migratorio: "L'impegno del governo ha permesso di abbattere del 60 per cento gli arrivi illegali". Prevista per domani la visita al centro di prima accoglienza di Shenjin e del centro di permanenza di Gjader

"Stamattina mi sono recata dal Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo per consegnare un esposto sui flussi di ingresso in Italia di lavoratori stranieri avvenuti negli ultimi anni avvalendosi dei decreti flussi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel Consiglio dei ministri odierno, dove ha letto una relazione sul fenomeno migratorio. "È evidente che se, come immagino, da una parte l'autorità giudiziaria aprirà una o più indagini in base agli elementi forniti e farà seguire la necessaria opera di accertamento per il passato, dall'altro lato le soluzioni per fermare questo meccanismo in futuro competono al governo", ha spiegato Meloni. Secondo cui in seguito all'approvazione dei decreti flussi si sarebbero verificate diverse anomalie. "Con il gruppo tecnico di lavoro noi abbiamo fatto una ricognizione solo sui due decreti flussi varati da noi, ma è ragionevole ritenere che le stesse degenerazioni si trascinassero da anni e mi stupisce che nessuno se ne sia reso conto. Noi modificheremo i tratti operativi che hanno portato a queste storture, e lo faremo nel rispetto del principio che ispirò la legge Bossi-Fini che ha regolamentato il fenomeno in questi anni, cioè consentire l'ingresso in Italia solo a chi è titolare di un contratto di lavoro", ha aggiunto la presidente del Consiglio nella riunione a Palazzo Chigi.

Giorgia Meloni è poi scesa più nel dettaglio, a proposito dei diversi rilievi emersi. "Da alcune regioni, su tutte la Campania, abbiamo registrato un numero di domande di nulla osta al lavoro per extracomunitari, durante il click day, totalmente sproporzionato rispetto al numero dei potenziali datori di lavoro, siano essi singoli o imprese. Dato ancora più preoccupante è che a fronte del numero esorbitante di domande di nulla osta, solo una percentuale minima degli stranieri che hanno ottenuto il visto per ragioni di lavoro in base al 'Decreto Flussi' ha poi effettivamente sottoscritto un contratto di lavoro. In Campania, meno del 3 per cento di chi entra con un nulla osta sottoscrive poi un contratto di lavoro".

La presidente del Consiglio ha rivendicato i risultati in termini di arrivi. "L'impegno dell'intero governo ha permesso fino a questo momento di abbattere del 60 per cento gli arrivi illegali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato possibile soprattutto grazie ai rapporti di collaborazione con i paesi del Nord Africa, tunisia e Libia in testa", ha detto Meloni.

E ha anche annunciato che domani volerà in Albania. "Con il ministro Piantedosi ci recheremo in Albania per verificare, a seguito del protocollo sottoscritto a novembre col Primo ministro Edi Rama - al quale rinnovo la solidarieta' dell'intero governo per gli attacchi ricevuti - lo stato di realizzazione del centro di prima accoglienza di Shenjin e del centro di permanenza di Gjader".

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