Francesco Lollobrigida e Marina Calderone (Ansa)

dopo la tragedia di satnam singh

Lollobrigida e Calderone: "Guerra al caporalato. Accelerare su misure contro lo sfruttamento"

Redazione

"Nelle prossime ore potrebbero esserci modifiche su alcuni aspetti del Dl Agricoltura", dice il ministro Lollobrigida, invitando tuttavia a non criminalizzare l'intero settore. "Più controlli e più ispettori", annuncia la ministra del Lavoro. Le opposizioni: "Basta proclami"

"Dobbiamo accelerare sugli strumenti normativi per il contrasto al fenomeno del caporalato anche attraverso il decreto agricoltura", dice Francesco Lollobrigida. "Più controlli e più ispettori", annuncia Marina Calderone. Il ministro dell'Agricoltura e quello del Lavoro parlano durante la conferenza stampa organizzata a margine dell'incontro di questa mattina, al quale hanno partecipato anche le associazioni sindacali e quelle dei datori di lavoro. Il tavolo era stato annunciato ieri, a margine del Consiglio dei ministri, come prima risposta alla tragica morte del bracciante indiano Satnam Singh nel territorio di Latina. 

"Guerra al caporalato", hanno detto i due esponenti dell'esecutivo. L'intento del governo, stando agli annunci odierni, è insomma quello di dare una forte stretta al settore agricolo, inasprendo sanzioni e controlli, L'episodio dell'agropontino è d'altra parte solo il più recente di un fenomeno che ha una portata più ampia e riguarda molte altre zone italiane, dalla Puglia alla Calabria. 


Nel merito della vicenda del bracciante indiano, il ministro Lollobrigida ha spiegato che ci son due aspetti principali: "Primo, abbiamo a che fare con un criminale che ha compiuto con ogni probabilità, poi la magistratura farà tutti gli accertamenti che deve fare, reati che devono essere puniti con la massima severità. Si va dall’omissione di soccorso all’omicidio colposo. Secondo aspetto, in Italia purtroppo c'è un fenomeno diffuso, specialmente nel mondo agricolo, che è quello del caporalato e il governo sin dal primo giorno ha voluto dichiarare guerra al caporalato". Il ministro dell'Agricoltura ha inoltre invitato a non criminalizzare un intero settore.  "Il tavolo di oggi resta aperto, anche a interlocuzioni non formali", ha poi aggiunto Lollobrigida. "Nelle prossime ore potrebbero esserci delle modifiche su alcuni aspetti del Dl Agricoltura o emendamenti specifici che potranno essere presentati su sollecitazione dei sindacati o dei datori di lavoro per velocizzare alcuni processi di correzione di rotta in vari ambiti, tra cui anche il caporalato”. 

Dalle opposizioni intanto arriva l'invito, indirizzato al governo, a dar seguito agli annunci. "Basta proclami", dice Raffaella Paita, di Italia Viva,  "Abbiamo invitato Calderone e il suo collega Lollobrigida a riferire in aula dove li aspettiamo per un confronto serio, non sulla loro odiosa propaganda ma sui fatti". 

Infine, per la Coldiretti, che ha partecipato alla riunione con i ministri: "Occorrono controlli rigorosi per tutelare i diritti e la salute dei lavoratori e le aziende agricole oneste rispetto al fenomeno del caporalato, che mette barbaramente a rischio la vita delle persone e alimenta irregolarità e agromafie. Serve garantire un giusto reddito, potenziando lo strumento dei contratti di filiera". L'associazione di categoria ha infine chiesto al governo di sostenere l'occupazione regolare, attraverso un miglioramento  del sistema dei flussi di lavoratori dall'estero, "per dare opportunità tempestive e trasparenti, superando la logica del click day e rispondendo alle reali esigenze di lavoratori da parte delle imprese". 

"Chiediamo di accelerare le misure su Ispettorato, Pnrr e incrocio dati. Se davvero vogliamo dichiarare guerra allo sfruttamento dobbiamo partire si da una politica dei prezzi più giusta ma soprattutto da una efficace emersione di chi diventa irregolare", è la richiesta della Fai Cisl, come ha spiegato ai ministri il segretario generale Onofrio Rota. Mentre Maurizio Landini, intervenendo alla festa per i 50 anni della Cgil Toscana a Sammontana, parla di "strage: sta emergendo un modello di fare impresa che uccide". Per il segretario generale, alla luce di quanto accaduto, "bisogna cancellare la Bossi-Fini bisogna proprio muoversi in una misura completamente diversa".

Poco dopo è arrivata anche la nota della Flai Cgil. "Non usciamo soddisfatti dal tavolo con i ministri Lollobrigida e Calderone", ha dichiarato il segretario nazionale della sezione che si occupa dei lavoratori dell'agro industria del sindacato, Davide Fiatti.  "Apprezziamo la convocazione da parte del governo, che evidentemente ha riconosciuto l'esistenza di una situazione di estrema gravità. Al tempo stesso dal summit sono arrivate per lo più promesse: un aumento dei controlli anche incrociando le banche dati, un aumento del numero degli ispettori per le rilevazioni sul campo. Bene, ma se insieme non si affronta il problema alla radice cancellando leggi come la Bossi-Fini, si andrà poco lontano". Per la Cgil bisogna superare l'approccio securitario. "Chiediamo una reale legalità e sicurezza sul lavoro, chiediamo integrazione".