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editoriali

Senza Zucconi. Cosa avrebbe dovuto dire FdI su Fanpage, spiegato da un onorevole meloniano

Redazione

C’era un modo semplice e intelligente per festire il caso che ha coinvolto i militanti di Gioventù nazionale: ascoltare le parole di buonsenso del deputato Riccardo Zucconi. Di Fratelli d'Italia

Per la prima forza politica del paese e per il partito della premier un’inchiesta come quella di Fanpage, che fa emergere manifestazioni di neofascismo e antisemitismo tra i militanti e dirigenti del movimento giovanile, non è una situazione semplice. Ma neppure poi tanto difficile da gestire. C’era un modo semplice, tanto giusto quanto intelligente: usare le parole di Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia (non di Alleanza Verdi-Sinistra). Sentite qua: “Vanno presi provvedimenti immediati ed esemplari”, ha detto l’onorevole meloniano intervistato dal Corriere della sera. “Sapete che farei io? Porterei in visita ad Auschwitz questi giovani che scherzano sulle svastiche, gridano Sieg Heil, fanno i saluti romani, prendono in giro la senatrice Mieli. Farei toccar loro, con le proprie mani, i mattoni dei forni del campo di sterminio nazista”. E poi: “Chi sbaglia paga ma non basta, qui ci vogliono provvedimenti a largo raggio”. E ancora: “Magari sono casi isolati, ma quando succedono certe cose tra le giovani generazioni, un partito deve correre ai ripari”.

 

Cosa sarebbe successo se queste semplici parole, anziché un semplice deputato con lunga esperienza politica prima nella Dc e poi in Forza Italia (stesso percorso di Guido Crosetto), le avesse dette nell’immediato Giorgia Meloni o un dirigente apicale di FdI? Probabilmente, sarebbe stata immediatamente disinnescata la crisi politico-mediatica, il partito avrebbe dato un segnale chiaro all’esterno e anche all’interno, evitando il riproporsi di casi analoghi, e non ci sarebbe stata neppure una seconda puntata dell’inchiesta.  Invece per due settimane abbiamo assistito a un indecoroso balbettio, con il ministro Ciriani che se la prende con il montaggio del servizio giornalistico e Donzelli contro i metodi di Fanpage (stessa linea riproposta da ieri Meloni). A un partito conservatore che ha la responsabilità di governare un paese del G7 come l’Italia servono più Zucconi e meno zucconi.