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il viaggio

Meloni a Tripoli per rilanciare la strategia migratoria: "Combattiamo insieme la tratta di essere umani"

Redazione

La presidente del Consiglio è in Libia per partecipare al Trans-Mediterranean Migration Forum. Domani volerà ad Oxford, dove si tiene la Comunità politica europea

Giorgia Meloni torna in Libia. Oggi la premier è a Tripoli per partecipare al Trans-Mediterranean Migration Forum, invitata direttamente dal premier libico Abdul Hamid Dabaiba. "Combattiamo insieme la tratta di essere umani", ha ribadito Meloni nel corso del suo intervento, parlando di una necessaria cooperazione per contrastare il "fenomeno migratorio all'origine, rispettando il diritto a non emigrare". La premier è tornata a illustrare la strategia dei corridoi regolari che il governo italiano sta tentando di percorrere: "Negli ultimi anni in Italia non abbiamo potuto consentire di venire a molti migranti legali perché ne avevamo troppi irregolari. Le organizzazioni criminali vogliono decidere chi ha diritto di entrare nel nostro paese e chi no. Il mio governo ha varato decreti flussi per tre anni, ampliando le quote, anche e soprattutto per le nazioni che ci aiutano a combattere contro i trafficanti di esseri umani", ha detto parlando al vertice incentrato sulla "cooperazione in materia di sicurezza", dove sono stati invitati delegati da un totale di 28 paesi, tra cui la vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas. Ad accompagnare Meloni c'è il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

La premier si è poi soffermata sul cuore del Piano Mattei, la strategia di cooperazione con il continente africano su cui punta il governo, nonostante i dubbi dell'opposizione. "L'approccio predatorio con l'Africa è sicuramente sbagliato. Il modo giusto di collaborare è una cooperazione tra pari, una cooperazione strategica. Cioè portare investimenti per risolvere i problemi di entrambi. Faccio un esempio: l'energia. Abbiamo avuto molte crisi, ma ogni crisi nasconde anche un'opportunità. Ora abbiamo un problema in Europa per le fonti di energia e l'Africa è potenzialmente un grande produttore di energia". 

Il forum è anche l'occasione per ragionare direttamente con Dadaiba sulla situazione libica, particolarmente delicata, visto che il paese vive un'instabilità politico-istituzionale che rende ancor più difficile la gestione dei circa 2,5 milioni di persone arrivate irregolarmente dai paesi limitrofi del continente. 

 

Domani invece la presidente del Consiglio sarà a Oxford, per partecipare alla seduta della Comunità politica europea, presieduta dal nuovo premier britannico Keir Starmer e con la partecipazione del presidente uscente del Consiglio europeo Charles Michel. Sarà l'occasione per tornare a discutere di nuovo d'immigrazione, uno dei temi al centro della giornata. Ma anche di energia e connettività e poi di difesa della democrazia.

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