a strasburgo

Rieletta von der Leyen: Meloni sceglie l'agenda dell'autolesionismo populista

Redazione

Pd, Forza Italia e Avs sostengono il secondo mandato della presidente della Commissione. FdI e Lega votano contro. Le dichiarazioni di voto dei altri partiti

Con 401 voti a favore, Ursula von der Leyen è stata rieletta alla guida della Commissione


 

Fratelli d'Italia vota contro

In una riunione straordinaria del gruppo Ecr, a seguito del dibattito sugli orientamenti politici della candidata alla carica di presidente della Commissione, "un'ampia maggioranza delle delegazioni nazionali ha confermato che voterà contro Ursula von der Leyen. Come in occasione dell'ultima elezione del Presidente della Commissione, il gruppo darà libertà di voto", annunciano i Conservatori e Riformisti in una nota. 

Dopo il voto, Fratelli d'Italia ha infine sciolto le riserve e ha fatto sapere di aver votato contro. 

 

"Ognuno si esprimerà sulla base dei propri interessi nazionali", aveva detto poco prima l'europarlamentare di FdI Nicola Procaccini intervenendo in aula dopo il discorso di Ursula.  “Per quasi tutto il mandato - ha detto Procaccini - von der Leyen ha rincorso le istanze delle sinistre e il Parlamento era ostaggio della maggioranza di sinistra”. Il suo destino a questo punto “è nelle mani dei grandi sconfitti delle elezioni, i Verdi, i socialisti come Timmermans (l’ex vicepresidente propugnatore del Green Deal, ndr): qualcosa sta andando storto" perché "nelle elezioni europee e nelle elezioni nazionali i cittadini hanno sposato le idee del centro destra". 

 

Le dichiarazioni degli altri partiti italiani
 

“Bene il discorso di von der Leyen, la voteremo”, dice Antonio Tajani subito dopo aver ascoltato le parole della presidente della Commissione al Parlamento Europeo. La Lega, invece, conferma la sua netta contrarietà. Una decisione annunciata e ribadita oggi. 

Sul fronte delle opposizioni, il Partito democratico – al netto di eventuali defezioni personali degli eurodeputati – ha detto che voterà a favore del bis di von der Leyen. “Il Pd e i Socialisti e democratici hanno avuto con la presidente della Commissione Europea uno scambio molto convincente, che ha convinto il Pd e anche la famiglia socialista. Credo che ci siano tutte le condizioni per esprimere un voto positivo", ha detto Pina Picierno, che è anche vicepresidente del Parlamento europeo.

Al contrario il M5s, così come The left, il gruppo europeo di cui fa parte, non sosterrà von der Leyen. “L'intervento di Ursula Von der Leyen al Parlamento europeo è stato un libro dei sogni privo di contenuti. Non ha spiegato come raggiungere la pace in Ucraina e soprattutto come sostenere gli investimenti pubblici dai tagli previsti dal nuovo Patto di Stabilità. Tra le intenzioni e la realtà c'è un abisso. Il programma con il quale siamo stati eletti è agli antipodi dalla transizione militare che vuole questa Europa e quindi con coerenza confermiamo il nostro voto contrario”. Voterà nello stesso modo anche Sinistra Italiana.

Infine i Verdi di Angelo Bonelli. Il gruppo europeo a cui appartengo ha detto ufficialmente sì alla conferma di von der Leyen. La componente italiana dovrebbe votare in modo coerente. Ieri tuttavia Bonelli aveva spiegato che  il sostegno alla presidente della Commissione era legato all'impegno sui temi dell'ambientalismo, alla transizione ecologica, e al no all'ingresso formale in maggioranza dei conservatori di Ecr.