(foto Ansa)

botta e risposta

La lettere incrociate di Grillo e Conte sul futuro del M5s. L'ex premier: "Le nuove regole scritte dal basso"

Redazione

Nel weekend il fondatore e il presidente del Movimento si sono scritti. Il comico ha chiesto un maggiore coinvolgimento. Ma il capo politico ha rimandato tutto al voto degli iscritti per "aprire una fase politica senza precedenti"

Grillo ha scritto a Conte lamentando uno scarso coinvolgimento. Così Conte ha scritto a Grillo che le nuove regole le dovrà scrivere la base del Movimento, non certo lui. E' un po' il riassunto del film a Cinque stelle andato in onda nel weekend. E che ha preso il via dalla lettera inviata da Beppe Grillo al capo politico del M5s. Una missiva in cui in sostanza si cerca di far fare all'ex premier dietrofront rispetto alla prospettiva di organizzare un'assemblea costituente a settembre. "Non ne abbiamo mai parlato,  ma come sai, in quanto Garante, sono il custode dei valori del Movimento e dovremmo quantomeno discuterne prima nel corso degli incontri che ti avevo chiesto di fare, anche perché ogni decisione non potrà non essere presa nel rispetto dei valori del Movimento". La richiesta di Grillo, quindi, è quella di un maggior coinvolgimento preventivo nella scrittura delle regole future del Movimento. Proprio quello che però Conte non vorrebbe. Ed è lo stesso presidente del M5s a metterlo in chiaro nella contro lettera che ha reso pubblica ieri: "Con grande schiettezza – anche alla luce delle responsabilità politiche che mi sono assunto – devo informarti che non posso accogliere la tua proposta di discutere 'preventivamente' i temi da sottoporre all’Assemblea Costituente. E’ una richiesta diametralmente opposta al progetto che stiamo avviando e allo spirito che mi ha spinto a indire l’Assemblea. Immaginare che io e te, da soli o – come pure scrivi – insieme a 'un gruppo ristretto dei nostri', si proceda a individuare e discutere temi da sottoporre all’Assemblea, significherebbe arrogarsi la scelta di indicare i temi su cui l’Assemblea è legittimata a pronunciarsi, assumendo che rispetto a tutti gli altri essa sia priva di legittimazione". 

E' il focus attorno a cui gira tutta la discussione. Perché Grillo, temendo di essere esautorato, vorrebbe poter espungere, eventualmente, dal dibattito temi come il superamento dei due mandati. Una regola aurea del Movimento che però i contiani, rimasti fuori dal Parlamento alle ultime politiche, adesso spingono per rivedere. Ma l'altro nodo centrale è il tema delle alleanze: Conte è sempre più convinto che il radicamento del Movimento del futuro sia in un'alleanza strutturale nel centrosinistra. Prospettiva che Grillo considera non con eccessivo entusiasmo. Divergenze che sono quindi pronte a esplodere plasticamente da qui a settembre. Dove le lettere dei due potrebbero rappresentare l'inconciliabilità di trovare una quadra.

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