A Palazzo Chigi

Concluso il Cdm: Daria Perrotta è la nuova Ragioniera generale dello stato

Il governo ha approvato il decreto Omnibus nell'ultimo vertice prima della pausa estiva: al suo interno anche gli aiuti per le persone sfollate dopo il crollo alla Vela Celeste di Scampia e il raddoppio della Flat Tax per i "paperoni". Ok alla legge sui contratti di ricerca per l'università e allo schema di dl sulle rinnovabili

Redazione

Si è concluso a Palazzo Chigi l'ultimo Consiglio dei ministri prima dell'inizio della pausa estiva. Il governo ha dato l'ok al decreto Omnibus che, tra le altre cose, contiene provvedimenti in materia di fiscalità sui residenti all'estero che rientrano in Italia, numerose proroghe fiscali, il testo unico sulla produzione di energie rinnovabili e un provvedimento sul sostegno agli sfollati del crollo avvenuto alle Vele di Scampia a fine luglio. Presenti alla conferenza stampa i ministri Raffaele Fitto, Anna Maria Bernini, Giancarlo Giorgetti, Gilberto Pichetto Fratin e il dell'Economia Maurizio Leo.
 


Il governo ha poi dato l'indicazione ufficiale per la nuova guida della Ragioneria generale dello stato, Daria Perrotta, che diventa così la prima donna ad assumere questa carica. "Se la ragioniera non arriva dalla Corte dei conti o dalla Banca d'Italia, ho compiuto un peccato mortale? Ok, ho compiuto un peccato mortale. Siccome è brava, lo dicono tutti, ho pensato di indicarla. Tra l'altro ha lavorato anche con governi non di centrodestra. Se quelli delle opposizioni volevano fare una polemica, dovevano cercare un altro terreno".
 


Sull'approvazione del decreto Omnibus il ministro dell'Economia Giorgetti ha spiegato: "Il decreto Ombinus contiene misure di carattere fiscale e finanza pubblica, in particolare quella che ha fatto molto rumore è il raddoppio della cosiddetta flat tax per i 'miliardari' che trasferiscono il domicilio fiscale in Italia. Ci sono poi altre disposizioni di manutenzione, per le associazioni sportive dilettantistiche, un chiarimento della disciplina Iva. E sempre in materia di Iva, per i maestri di sci e il trasferimento dei puledri, per contrastare la concorrenza in materia fiscale che arriva da altri paesi. Abbiamo poi introdotto delle misure di chiarimento sul versamento delle imposte a favore degli enti locali e il trasferimento in legge dell'applicazione della spending review per le regioni", ha aggiunto.
 

Rispondendo poi a una domanda del Foglio, il ministro dell'Economia ha parlato della Rai e della sua parziale privatizzazione. Sulla questione il titolare del Mef ha detto: "Prima di arrivare a parlare di privatizzazione della Rai bisogna capire cosa si intende per servizio pubblico. Quando abbiamo definito cosa è servizio pubblico e interesse pubblico poi possiamo valutare le ipotesi di privatizzazione. Se la legge mi dice che quello che fa la Rai è tutto servizio pubblico, tale dovrà rimanere la società - ha aggiunto - Se la Rai fa anche cose che non sono di servizio pubblico uno può valutare anche l'ipotesi di parziale privatizzazione. Però il riferimento è il concetto di servizio pubblico come definito dal testo unico".
 


Giorgetti ha poi anche risposto a una domanda sulla tassa sugli extraprofitti e delle banche: "Per quanto riguarda la tassazione delle banche, io ho visto tutto questo dibattito, io e Maurizio Leo abbiamo anche in qualche modo commentato come nascono queste notizie dal nulla. Certamente le banche, come le altre realtà che fanno utili, saranno chiamate a contribuire alla finanza pubblica: penso non ci sia niente di strano. Ma non ci saranno tasse sugli extraprofitti. Le tasse sui profitti però sì, per loro come per gli altri", ha scherzato Giorgetti.
 


La ministra dell'Università Anna Maria Berini ha poi illustrato i provvedimenti che sono stati approvati nell'ultimo vertice in materia di ricerca: "Abbiamo dato l'ok al disegno di legge di riforma dei contratti della ricerca. Con il provvedimento, si ampliano gli strumenti a disposizione delle Università, degli enti pubblici di ricerca e delle istituzioni Afam per inquadrare professionalmente le diverse figure all'interno del sistema della ricerca con un meccanismo di tutele crescenti", ha informato Bernini. Nello specifico, ha riferito la ministra, "si prevedono forme di collaborazione da parte di studenti durante il corso di laurea o di laurea magistrale per un massimo di 200 ore l'anno", in modo che "gli studenti potranno fornire assistenza all'attività di ricerca in aggiunta alla collaborazione ai servizi universitari".

 

Bernini ha aggiunto che: "Il compenso può arrivare a 3.500 euro/anno. Si introducono poi due tipologie di borse di assistenza all'attività di ricerca: una junior, destinata ai laureati magistrali o a ciclo unico per iniziare percorsi di ricerca sotto la supervisione di un tutor; una senior per i dottori di ricerca che potranno svolgere attività di ricerca. In entrambi i casi la durata va da un minimo di un anno a un massimo di tre. Il trattamento economico sarà stabilito con un decreto del ministro dell'Università e della ricerca".
 

"Si tratta di una vera e propria 'cassetta degli attrezzi' a disposizione delle Università, degli Epr e delle istituzioni Afam, con strumenti differenziati a seconda dei diversi livelli di ricerca e con tutele crescenti via via che si avanza nel percorso accademico. Un intervento di grande impatto sul sistema della ricerca, con cui si intende superare il precariato storico che affligge da tempo il settore e iniettare nuova linfa con strumenti diversificati per attrarre e trattenere i migliori talenti nel circuito della ricerca e dell'innovazione scientifica", ha sottolineato il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. "È stata scelta la strada del ddl perché su questo provvedimento siamo aperti al confronto in misura massima. Già nella stesura del testo abbiamo preso in considerazione larga parte delle osservazioni delle università e abbiamo avuto un dialogo preliminare anche con i sindacati. È un percorso che proseguirà, sia in Parlamento sia con incontri al Ministero. Il contributo degli stakeholder, dei sindacati e delle associazioni di categoria per una riforma innovativa e sostenibile è fondamentale", ha concluso.
 

Nel corso della conferenza stampa è poi intervenuto anche il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, parlando dello schema di decreto legislativo approvato sulle rinnovabili: "Con questa legge passiamo da cinque tipologie di procedura a tre. Si riducono notevolmente i tempi e i termini delle procedure e quindi si tenta di dare un'accelerata su questo fronte rispetto alla tempistica che è sempre molto lunga".