L'intervento
Tajani: "Israele si difenda, ma smetta di colpire i civili"
Il ministro degli Esteri: "Siamo contrari a ogni atto che alzi ulteriormente la tensione e coinvolga innocenti. È l’ora del cessate il fuoco". E sull'Ucraina: "Le armi che abbiamo fornito non possono essere usate per attaccare la Russia sul suo territorio"
"Ognuno dice cose diverse, ognuno si muove per conto proprio. La nostra linea è molto chiara. Chiediamo con forza a Israele – che ha il diritto di difendersi, come abbiamo sempre detto – di interrompere attacchi che portano a un numero altissimo di vittime civili, il che è in contrasto con il diritto internazionale". A ribadirlo è il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo a una domanda in merito alla posizione e alla fermezza del governo riguardo a quello che sta accadendo in medio oriente. In un'intervista al Corriere della sera il leader di Forza Italia ha commentato la richiesta del Movimento 5 stelle di richiamare l'ambasciatore italiano a Tel Aviv: "Ancora non si è capito quale posizione abbiano le opposizioni. C'è un percorso in atto, ci sono mediazioni, siamo contrari a ogni atto che alzi ulteriormente la tensione e coinvolga innocenti. È l’ora del cessate il fuoco, come ha appena detto anche Biden, non è troppo tardi".
L'Italia, "oltre alla diplomazia, al piano Food for Gaza" è pronta a offrire "le proprie forze, a partire dai carabinieri per cui già ci sono state richieste di disponibilità, per una missione di controllo della costruzione dello stato palestinese, guidata dai paesi arabi", aggiunge Tajani. "Naturalmente – prosegue – in collaborazione con Israele che ha pieno diritto di esistere e con l’Autorità nazionale palestinese, che è il nostro interlocutore ed è internazionalmente riconosciuto, non certo con Hamas". Questo è l'obiettivo perché, qual'ora degenerasse la situazione i rischi sarebbero "enormi" per tutti: "Siamo già impegnati anche nella missione Aspides per proteggere il commercio in Mar Rosso. L'economia è stata fortemente toccata da queste crisi, si sono alzati i prezzi delle materie prime, c'è stata forte inflazione, ma anche una crescita molto più contenuta di quanto sarebbe potuta essere. Anche per questo chiediamo alla Bce di non fare più solo da guardiano del rigore – visto che anche il paese che su questo più aveva battuto, la Germania, ha problemi di crescita – ma di spingere l'economia, alimentarla, abbassando in maniera decisa i tassi di interesse e venendo incontro ai bisogni delle imprese", aggiunge Tajani
Il ministro e vicepremier ha anche parlato della situazione in Ucraina e della recente incursione di Kyiv in territorio russo: "Sosteniamo l'Ucraina senza se e senza ma, possiamo comprendere la loro volontà di difendersi anche contrattaccando, ma non siamo in guerra con la Russia. Le armi che abbiamo fornito non possono essere usate per attaccare la Russia sul suo territorio", scandisce l'azzurro, aggiungendo: "Parleremo ufficialmente (della questione, ndr) con il ministro ucraino Kuleba a fine mese al consiglio per gli Affari esteri Ue, chiederemo chiarimenti e valuteremo come agire. Sicuramente non manderemo i nostri soldati a combattere e invitiamo tutti alla massima prudenza".